L’accordo sulla sanità firmato dai Sindaci e dall’Assessore alla sanità della Regione dovrà essere ratificato dalla Giunta e poi applicato. E’ indubbio che non può essere “abbassata la guardia” poiché sono emersi ed emergeranno “portatori di interessi” i cui punti di vista è probabile che arrivino sul tavolo della Giunta. Fra questi i sindacati, portatori dei legittimi interessi degli operatori sanitari finalizzati al miglioramento dei servizi sanitari fruiti dai cittadini .
Dalla nota del Segretario provinciale UIL Sanità si apprende che: ”Mercoledì 28 è prevista forse l’ultima trattativa per trovare un accordo che eviti un conflitto insanabile fra tutti [sic] i sindacati, la rsu e la direzione aziendale e la prima cosa che l’azienda dovrà chiarire è chi paga questo insano compromesso realizzato all’Elba […] cosa avranno da dire i cittadini e gli operatori di Cecina, di Piombino, di Livorno dopo questo accordo …”.
Brutte parole che nella loro pesantezza dovranno essere valutate dagli stessi cittadini di Cecina, Piombino e Livorno, da “tutti“ i sindacati e dalla Giunta, così come sono state valutate dai cittadini elbani: insane.
Prosegue la nota del segretario provinciale della uil sanità “…accordo che getta via 5 milioni di euro…”. Il numero “5 milioni” ricorre tre volte nella esternazione: 5 milioni è il costo della attuale chirurgia elbana sottoutilizzata; 5 milioni è lo spreco della attuale organizzazione socio – sanitaria elbana e 5 milioni, come detto sopra, sembrano essere gli euro “gettati via dalla finestra” sulla base dell’accordo raggiunto.
Non ho i dati e le competenze per entrare nel computo di questi ricorrenti “ 5 milioni”, ma nel caso, sarà compito della Giunta analizzare e ponderare questi numeri. Non fosse altro che per evitare che “si diano i numeri”- nel senso comune con il quale si usa questa epressione - cosi da garantire ai cittadini dell’Elba, di Cecina, di Piombino e di Livorno gli stessi diritti alla salute.
Beppe Tanelli