Da qualche giorno in libreria si possono trovare GLI STATUTI DI PORTOFERRAIO (Sec. XVI) Di Marisa Sardi (Ed. Persephone, prezzo: €13,00)
Si presenta in questo volume l'antico Statuto di Portoferraio, uno statuto comunale cinquecentesco di terra di Toscana e rappresentazione di un potere mediceo in espansione a partire dal 1543. La città di Portoferraio nasce come città militare nel 1548 col nome di Cosmopolis.
Il libro degli Statuti di Portoferraio, conservato presso l'Archivio Storico dello stesso comune è una copia settecentesca dello Statuto originale cinquecentesco consevato a Firenze. Vengono presentate le trascrizioni dei "Privilegi et Esenzioni" del 1556 e gli "Statuti" del 1574. Pubblicato col Patrocinio del Comune di Portoferraio, presentazione e introduzione del Sindaco, Arch. Mario Ferrari e della dott.ssa Gloria Peria.
Marisa Sardi racconta:
L'idea della presente pubblicazione trae origine dal mio primo esame universitario in storia moderna, sostenuto nell'Ateneo fiorentino col prof. Renzo Pecchioli, nel lontano 1972. Fu in quell'occasione che rinvenni, tra le carte dell'Archivio di Stato di Firenze, gli Statuti di Portoferraio, che il professore mi fece analizzare ed illustrare agli altri candidati del corso.
Per circa quarant'anni gli Statuti da me ricopiati, sono rimasti conservati in un cassetto. Occupata da altro, pensavo che qualche studioso li avrebbe esaminati e dati alle stampe, così come era accaduto per gli statuti di alcune comunità elbane, dominio della Signoria Appiani.
Invece storici ed architetti hanno focalizzato la loro attenzione sulla fondazione della piazzaforte militare, e sulle successive trasformazioni urbanistiche, ma nessuno ha avvertito la necessità di occuparsi della vita quotidiana dei suoi abitanti, regolata da diritti e doveri, quelli contenuti negli Statuti. Oggi alcune di quelle norme non sono più attuali, ma sono state le prime che hanno osservato gli abitanti di Portoferraio rimanendo valide per duecento anni, fino a quando cioè il granduca Pietro Leopoldo di Lorena, con la sua legge del 1774, dette un nuovo indirizzo alla legislazione locale.