Le parole di Luigi Totaro per onorare la memoria di Giovanni Pedizzi.
Caro Direttore,
ti chiedo ospitalità per ricordare un amico che se ne è andato.
Di lui scrissi il 26 giugno 2004:
“Una piccola storia nobile”, piccola da non meritare davvero “due colonne su un giornale” se non si fosse all’Elba, dopo un anno come l’ultimo. Dunque. Un amministratore di un nostro Comune, dopo nove anni di Consiglio e cinque di Giunta nonché di Comunità Montana –non un personaggio da nulla, insomma– ha lasciato gli impegni istituzionali. Si è ritirato con semplicità come con semplicità a suo tempo si era dato disponibile: incarnando con semplicità quello spirito di servizio di cui spesso si parla e che meno spesso si vede. Ha lavorato bene e in silenzio, portando la croce delle responsabilità senza le delizie della ostentazione di un potere che non ha mai considerato cosa sua. Ha lasciato gli incarichi ufficiali perché la politica non è un mestiere; e anzi, per chi la vive come lui, è solo una passione che induce a “tradire” il mestiere vero, quello che ti dà le risorse per vivere. C’è entrato nudo e nudo ne esce, senza che nessuno possa vantarsi d’aver ricevuto piaceri da lui o d’avergliene fatti: che è una cosa davvero bella e importante.
Il suo “collegio” era un borgo in collina, dove per nove anni è stato quotidianamente martirizzato perché non faceva il “federale”, ma dove nessuno si deve esser pentito d’averlo scelto, visto che l’hanno voluto per due mandati. Perché “rappresentava” quel popolo: e anche questa è una cosa davvero bella e importante....
Un saluto e un augurio di buon lavoro a Giovanni: “qui se humiliat exaltabitur”. Per noi tutti, un minuto solo per compiacerci di questa “piccola storia nobile” di casa nostra».
Ora se ne è proprio andato: in silenzio, come sempre, anche se la vita s’era da tempo messa contro di lui. “Voglio però ricordarti com’eri” cantava un’altra canzone di Guccini. Anch’io voglio ricordare il misurato entusiasmo con cui era tornato all’Elba, la sua voglia di star bene con gli altri, la sua volontà d’impegnarsi per la comunità, il suo lungo silente servizio.
Addio Giovanni
Luigi Totaro