Nel giorno della memoria e di quell’immane tragedia che vide milioni di individui privati della loro libertà, umiliati, vessati, uccisi e denudati nel profondo dell’essere di qualsiasi aurea di umanità nelle fabbriche della morte costruite dai nazisti, i ragazzi dell’istituto Giusti si sono incontrati presso il cinema di Marciana Marina, insieme a docenti e rappresentanti istituzionali, per riflettere, discutere e fermarsi a pensare sul significato della Shoah e del rispetto della diversità, tema di grande attualità.
Le note solitarie e virtuose dell’organetto di Gayatri, alunna di prima media, hanno dato inizio all’incontro, mentre l’intervento dell’assessore all’Istruzione e alla Cultura, Santina Berti (promotrice dell’evento), ha evidenziato l’importanza del ricordo e della memoria storica, del dovere delle istituzioni di ricordare questa giornata, sancita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005, che proclamò ufficialmente, in occasione dei 60 anni dalla liberazione dei campi di concentramento, il 27 gennaio “Giornata Internazionale della Commemorazione” in memoria delle vittime dell’Olocausto.
A seguire, il professore Intorcia ha cercato di trasmettere negli alunni la percezione di quell’immane dolore, raccontando la scena che si presentò ai soldati dell’Armata rossa aldilà dei cancelli di Auschwitz, la genesi dell’odio nelle pagine del Mein Kampf, la vita nei campi di sterminio, le leggi antisemitiche, il documentario di Alfred Hitchcock rimasto segreto fino al 1985 e personaggi divenuti espressione suprema di quella delirante malvagità, come Ilse Kock, la strega di Buchenwald. Non ultimo, l’emergere della latente deriva fascista nella società italiana, la mancata approvazione dello Ius Soli e la questione migranti.
Il discorso di Mahdi invece, alunno della terza di Marina di Campo, venuto apposta a Marciana Marina per parlare della Shoah, nonostante la scuola sia chiusa di sabato, ha toccato le corde di una sensibilità unica e rara, specialmente quando ha parlato dell’altro da sé: “Penso che la diversità sia una grande ricchezza, io non l’ho mai vista come un problema o un ostacolo, spero che questo concetto sia uguale per tutti”. Mahdi ha ricostruito storicamente le origini dell’odio contro gli ebrei, sottolineando che: “Durante la Seconda guerra mondiale, furono perseguitati anche gli zingari, gli omosessuali e i dissidenti politici”.
I ragazzi hanno poi interpretato, come sempre diretti dall’instancabile e sempre presente Marco Carraro Moda, brani scelti per la giornata della memoria. La visione del film Un sacchetto di biglie, con protagonisti Joseph e Maurice Joffo, due fratelli ebrei che, bambini, vivono nella Francia occupata dai nazisti ha consegnato ai ragazzi un’ultima verità storica intrisa di un intenso messaggio di speranza.