Tirati i sipari, quello reale del Teatro, sul convegno “Vino, Olio e Arte patrimonio della cultura italiana” e quello metaforico sulla giornata di domenica dedicata alla cultura materiale di degustazioni ed assaggi, “il bilancio più interessante di questa giornata, ci dice Antonio Arrighi (alle ore 23 di domenica ancora al lavoro assieme ai volontari dell'AIS per smontare e riportare tavoli e arredi ai loro legittimi proprietari, pro loco elbane e Cosimo dè Medici) “è stato proprio quello, per la prima volta, di un sensibile aumento di presenze turistiche motivate dalla 6^ ed. del 'Grappolo di Storia', tanto da costituire la maggioranza del migliaio di presenze registrato”.
Altri segnali del forte interesse che a livello nazionale e internazionale sta assumendo la rassegna, sono stati anche i tantissimi questionari compilati dai visitatori, la presenza al convegno di relatori prestigiosi sul piano accademico e importanti su quello istituzionale – come il Dott Giovanni Goglia del Ministero dell'Agricoltura- nonché la presenza della nutrita delegazione di Sommelier AIS di “Dolcepuglia”, guidati da Francesco Pugliese, con il loro aleatico.
I due livelli del centro congressuale De Laugier, imbanditi di formaggi pecorini, gelato al latte di capra, dolci di maestri pasticcieri e cioccolatai, olii e 'oleologi' (corrispettivo di sommellier), marmellate dai colori rinascimentali, oltre che di vini di considerevole livello a cominciare dagli aleatici DOCG, hanno in effetti avuto il pregio di riassumere in un edificio una delle anime dell' Isola, solleticando i sensi primari del gusto e dell'olfatto.
“Come proseguire per far diventare sempre più questo dolce fine settimana un appuntamento di richiamo turistico, un LANCIO COMPLETO?” si chiede -e ci chiede- Arrighi.
Il punto di forza è senza dubbio l'Associazione Italiana Sommelier, un sodalizio coeso che conta 40mila associati in Italia e molti anche all' Elba, tanto da muovere quei trenta volontari (alcuni han preso una giornata di ferie) senza i quali la manifestazione non sarebbe possibile.
L'idea è quella di assecondare il marchio ElbAleatico che ha una sua peculiarità, puntando a diventare una manifestazione nazionale dei vini dolci doc e docg, dando così una platea più vasta a tutto il made in Elba.
“Non chiediamo molto -prosegue il delegato AIS per l'isola- solo di continuare a fare squadra: importanti ad es le collaborazioni avute con le Pro Loco e gli sconti praticati dalle compagnie di navigazione ai soci AIS o a chi presentava il coupon con il programma; ciò che serve di più è riuscire liberarci del lavoro di reperimento degli arredi, di allestimenti e disallestimenti”. Non chiede soldi ma è evidente che una manifestazione del genere dovrebbe essere recepita per quello che è, cioè una seduzione capace di portare numerosi turisti sull'isola 'anticipando la stagione'; da ottimista della volontà qual'è, Antonio Arrighi è fiducioso che qualcuno capirà, magari la Gestione Associata per il Turismo, magari il Comune di Portoferraio che percepisce quote di quella tassa di sbarco che porta alcuni milioni di euro nelle casse appunto di GAT e Comuni. Vedremo.
CR