La coincidenza dell’anno in cui i Lions Clubs Padova Morgagni e Isola d’Elba celebrano rispettivamente il quarantennale ed il cinquantennale della fondazione ed una serie di contatti preliminari sono stati gli ingredienti della perfetta riuscita di un intermeeting fra i due sodalizi svoltosi la sera di lunedì 30 aprile a Portoferraio nei locali del ristorante La Bussola.
Oltre allo scambio di idee sull’attività sociale svolta e sui progetti per quella in programma fra due clubs che operano in situazioni ed in territori dalle caratteristiche ambientali, storiche e tradizionali molto diverse, l’incontro ha offerto l’opportunità di ascoltare gli interventi, introdotti dal presidente del Club elbano Marino Sartori, del presidente padovano Luciano Bevilacqua e dei tre soci fondatori del sodalizio dell’Elba: Giorgio Barsotti, Corrado La Rosa e Elio Niccolai.
Barsotti, con un pizzico di nostalgia e di orgoglio, ha ricordato i primi momenti di operosità quasi pioneristica del Club durante i quali, nonostante la voglia di far bene e l’immediata attuazione di apprezzati services, forse non si immaginava di poter raggiungere un così lontano traguardo come quello del cinquantennale che oggi i soci si trovano a celebrare.
La Rosa, che è stato il primo promotore per la fondazione del Club nato con quindici soci, ne ha descritto le prime fasi di vita con le animate riunioni operative, il progressivo aumento degli iscritti, il ricordo dei lions scomparsi, l’entusiasmo e la disponibilità al service che, come ha sottolineato con commozione, hanno portato al raggiungimento del cinquantesimo anno dalla fondazione.
Niccolai ha evidenziato come, nonostante l’ostacolo dovuto all’insularità del territorio, i lions elbani siano sempre riusciti con proposte e concreti interventi a porsi all’attenzione dell’opinione pubblica. Egli ha infine suggerito, non essendo noi immuni dal decadentismo sociale oggi in atto, di mettere nel quotidiano le direttive e i consigli elencati nell’Etica Lionistica e negli Scopi del Lionismo dei quali si dà lettura all’inizio di ogni nostro incontro.
La conclusione dell’evento è stata affidata al presidente del Club di Padova Morgagni . Bevilacqua, stimato professore di ginecologia, ma anche protagonista a livello internazionale di arrampicate d’alta montagna, sci alpinismo, maratone, golf ed altre attività sportive, ha sottolineato come l’essere lion non comporti ambizioni di carriera (le cariche sociali decadono ogni anno), ma sacrifico e tanta disponibilità; da ciò si ottiene in cambio l’amicizia di chi ti è vicino nei momenti difficili o gioisce con te nei momenti di felicità.
Al termine della riunione i due presidenti hanno dato luogo al tradizionale scambio di guidoncini, mentre agli officers veneti è stato fatto omaggio di una copia del Notiziario del Club elbano.