In archivio i corsi di Attività fisica adattata (Afa) di Portoferraio, frequentati da un centinaio di persone, impegnate in un percorso di circa 8 mesi.
“L’Afa è un programma non sanitario- spiega Simonetta Neto, una delle docenti impegnate nella realizzazione dei corsi - consistente in esercizi fisici, fatti svolgere da noi istruttori qualificati, per far recuperare, ai partecipanti, tono alla muscolatura scheletrica, migliorare lo stato delle articolazioni, aumentare la resistenza alla fatica, ridurre il dolore osteo-articolare e migliorare, infine, la qualità della vita. Sono attività destinate ad adulti o anziani.
Ringraziamo la Cosimo dei Medici del presidente Vittorio Campidoglio, per averci messo a disposizione i locali della palestra Cecchini e gli assessori Adalberto Bertucci e Roberto Marini”.
I partecipanti in questa realtà sono stati quindi circa un centinaio, con impegni al mattino o al pomeriggio ed un corso è stato riservato all'alta disabilita.
Gli insegnanti di scienze motorie e sportive, che hanno svolto i programmi, sono stati anche la Prof.ssa Claudia Marazzo, i Proff. Enrico Mazzei e Roberto Luppoli.
Il progetto parte dalla Regione Toscana e l’Azienda Usl Toscana Nord Ovest affida l'attuazione dei corsi a Enti di Promozione Sportiva, come l'Asd Elba Educazione fisica e Sport, affiliata all'ente di promozione Uisp e riconosciuta dal Coni, di cui fa parte la docente Neto.
Sabato scorso si è tenuta una cerimonia di chiusura detta “Afa Day”, gestita dal Comune locale d'intesa con gli altri enti, per cui vari corsisti si sono ritrovati al molo Alto fondale, e con una passeggiata hanno raggiunto il Centro congressuale De Laugier di salita Napoleone, dove è stata visitata la Pinacoteca Foresiana e alle 12 c'è stato un buffet offerto dalla Nocentini Group.