Conchiglie, bottoni, stoffe, veli, tronchetti, fogli e scatole di cartone sono stati i mezzi espressivi che hanno dato forma fisica ai sogni di quaranta bambini delle due prime elementari di Marina di Campo che, spinti dall’ispirazione e dai colori intensi di pittori onirici e surrealisti, hanno messo in mostra le loro visioni interiori, sospese tra elementi della realtà ed immagini fantastiche, come porte di una dimensione immediata e primitiva che si perde in un intrico di archetipi sepolti nell’inconscio, emerso a sua volta grazie alle mani dell’arte e della pittura.
Fortunatamente, il mistero del sogno rimane e la sua congiunzione con l’ignoto è da sempre insondabile: è forse la chiave di lettura dell’aldilà?
L’allestimento “I sogni son desideri”, realizzato sotto l’egida della docente Annarita Miliani (dove è presente anche la mostra della maestra Michela Montalbano e dei suoi bambini) sarà aperto al pubblico fino all’otto giugno presso l’aula magna del plesso scolastico campese (scuole medie), durante l’orario di apertura dell’Istituto; ma quando nasce questa idea?
“L’estate scorsa – racconta Annarita Miliani - seguivo un corso di aggiornamento digitale a Portoferraio e mi annoiavo a morte; sarà perché non amo particolarmente la tecnologia. L’unica cosa che mi fece drizzare le orecchie è stato quando ho sentito parlare del pittore fiorentino Silvano Campeggi “, il cui nome è legato all’attività di cartellonista per celebri film di Hollywood come Casablanca e Colazione da Tiffany, “ e del suo libro Disegnare i sogni; dopo questa rivelazione ne parlai con Lucia Taccola, docente di Arte; e parlando di sogni con lei è nata l’idea delle scatole, contenitori di cose segrete; così ho cominciato a lavorare in questa direzione, facendo vedere ai bambini delle due prime i quadri di Joan Miró e di Gustav Klimt”.