Basta con previsioni del tempo esagerate e spesso scorrette. A far chiarezza nella giungla di fake news, ci pensa la meteorologa del Centro Epson Meteo e presidente dell'Italian Climate Network Serena Giacomin, nel suo libro “Meteo che scegli, tempo che trovi. Guida alle previsioni meteo di app, web e tv”, edito da Imprimatur.
L’occasione per capire qualche cosa di più del meteo che tanto sta a cuore agli italiani, e conoscere l’autrice di questo interessante ed attualissimo vademecum del tempo, sarà quella di sabato 18 agosto.
Il Borgo degli Artisti di Capoliveri, a pochi passi dalla storica piazza, alle 21,30 ospiterà Serena Giacomin per un interessante appuntamento alla scoperta delle previsioni metereologiche dei giorni nostri.
“Serena, manca un mese al mio matrimonio, riesci a dirmi se farà bello?”. Nonostante i tantissimi siti di previsioni a lungo e lunghissimo termine, non è possibile sapere con certezza come sarà il tempo perché le condizioni meteorologiche cambiano continuamente, anche nello stesso giorno. Nonostante ciò il web pullula di cliccatissimi siti e app che prevedono “esattamente” che tempo farà persino a mesi di distanza. Fino ad arrivare al paradosso che basta cambiare sito per trovare una previsione differente. E allora si ritiene credibile quella che ci piace di più. Ma tutto questo non ci serve a nulla.
“Usando questa popolarità dell'informazione meteorologica per potenziare il business pubblicitario nella realtà commerciale del web – spiega Serena Giacomin nel suo libro Meteo che scegli, tempo che trovi – si è consolidata l'abitudine di gonfiare in modo sensazionalistico qualsiasi evento in arrivo pur di far galoppare i contatori dei click. In effetti, oggigiorno, ogni perturbazione alle porte viene spacciata come quella del secolo”.
“Ma quale risultato abbiamo ottenuto?”, si chiede l'autrice. “Gli articoli e questa tipologia di siti truffa sono effettivamente molto seguiti, ma la gente è talmente abituata a ricevere informazioni gonfiate, che le prende esattamente per quello che sono”, spiega. Così, per esempio, un'abbondante nevicata in Basilicata, che era stata ampiamente segnalata dai meteorologi professionista, ha colto la popolazione di sorpresa, perché la gente pensava che si trattasse del solito allarme ingiustificato.
“Il meteorologo Doc non 'strilla', ma spiega – puntualizza Serena Giacomin, che conduce rubriche meteo per tv e radio nazionali –. Non fa previsioni stagionali, ma quasi esclusivamente a breve termine, al massimo accenna la tendenza. Nonostante la sua rigorosità, riesce ad appassionare chi lo segue”.
La meteorologia, infatti, non dovrebbe essere trattata come una moda, quasi al pari degli oroscopi, perché si tratta di una scienza “fondamentale per aumentare la sicurezza dei cittadini grazie, ad esempio, alla previsione di ondate di freddo o di caldo e all'emissione di allerta meteo in caso di forti piogge e possibili allagamenti”. Anche le forze armate fanno uso delle previsioni per proteggere le truppe, l'equipaggiamento e pianificare le strategie militari e, inoltre, “i meteorologi lavorano per molte tipologie di aziende: dai servizi pubblici ai centri privati di previsione.”
Il libro non è un trattato scientifico, ma ha l'obiettivo di parlare ai cittadini per aiutarli a districarsi nel groviglio di meteo-bufale e luoghi comuni che circondano il clima. Su alcuni, è inciampato persino il presidente degli Stati Uniti, Trump quando, commentando un'ondata di freddo negli Usa, ha portato quell'evento atmosferico a dimostrazione della falsità del problema del climate change. In realtà il presidente Trump, spiega l'autrice, ha “cercato di trasformare il singolo avvenimento atmosferico in una costante globale climatica”, nonostante meteo e clima non siano assolutamente sinonimi. Il libro spiega le ragioni di queste ondate di freddo, a cui si contrappongono nell'Artico temperature anche 25 volte superiori alla media stagionale. “Il 2017 – è spiegato nel libro – è stato il terzo anno più caldo degli ultimi 138 anni per la Noaa (mentre il secondo anno più caldo di sempre per la Nasa), mettendosi in coda al 2015 (+0,91°C) e al 2016 (+0,95°C)”.