Quello di costruire un tunnel autostradale sottomarino tra Elba e Continente secondo me rientra tra i puri esercizi di sfrenata fantasia.
L'Elba non e' parte di un arcipelago de Mar Baltico dove Stati molto più ricchi dell'Italia progettano o costruiscono tunnel o ponti che uniscono isole e promontori anche tra Stati diversi sia con auto che con treni.
Per restare con i piedi per terra :
1= in Italia sia le amministrazioni pubbliche che le imprese private non hanno alcun interesse a investire ingenti capitali per una simile infrastruttura per portare piu' auto sulla nostra isola, dove poi il sistema della viabiità locale e della mobilità sono quelli dell'epoca napoleonica.
2 = quando mai fosse realizzata un'opera di tale tipo ci sarebbe un ticket autostradale da pagare talmente caro per almeno un secolo, al punto che tornerebbero molto piu' vantaggiosi i traghetti.
Sarebbero invece altresì necessari e auspicabili investimenti di capitali pubblici o privati (italiani o stranieri) in infrastrutture per trasporti marittimi ed aerei:
1 = traghetti veloci tutto l'anno (ma certo non di compagnie di cartello come quella attuale che sta determinando il lento ma visibile declino per l'economia turistica), sia da Piombino che da Livorno, e in alta stagione anche da La Spezia o Genova. Il turismo che arriva all'Elba e' al 90% proveniente da Nord Italia ed Europa centrale e del nord e quindi accorciare strada e tempi sarebbe assai gradito a chi deve fare centinaia o migliaia di km prima di arrivare all'unico porto d'imbarco di Piombino.
2= un aeroporto con collegamenti pluri-quotidiani per l'Italia (Pisa - Roma - Milano) e per l'Europa (Francoforte - Zurigo- Parigi -Londra ) e dove possano atterrare tutto l'anno voli charter da ogni provenienza con trasporto di minimo 120 -150 passeggeri.
Il turismo, non estivo e solo balneare, esiste ed e' vivo. Arrivare all'Elba anche in bassa stagione per goderne ambiente e paesaggi con MTB, cicloturismo, trekking, escursioni a cavallo, visite a miniere, musei, immersioni subacquee, deve essere connesso ad attività che se ben strutturate con la dovuta accoglienza e con pacchetti gestiti con agenzie internazionali possono dare tranquillamente lavoro e reddito almeno 10 o 11 mesi l'anno. A questo aggiungere eventi sportivi, storici od enogastronomici o ambientali (molti già esistono) ma ben cadenzati nel calendario elbano e renderli attrattivi a livello nazionale ed internazionale puo' sicuramente far crescere il PIL (prodotto interno ) elbano ed essere ben curato gestito dalle nuove generazioni attraverso le info, i contatti e le comunicazioni sulle piattaforme digitali .
Questi sono gli investimenti per rendere facilmente raggiungibile l'Elba tutto l'anno da mezzo mondo e turisticamente concorrenziale con le Baleari o Canarie o con le grandi isole della Grecia. Quindi per creare un
territorio con un indotto economico derivante dal turismo italiano e internazionale in grado di funzionare 12 mesi su 12 .
Tutto il resto , e tutto quello esistente attualmente, è turismo stagionale estivo e piccolo cabotaggio per piombinesi ed elbani che si accontentano dell'esistente ma che non ha nessuna garanzia di futuro .
Mauro Marinari