Anche per l'estate 2019 l’Azienda USL Toscana nord ovest beneficerà dei finanziamenti legati al progetto della regione Toscana "Dialisi vacanza" che consente ai pazienti nefropatici cronici, italiani e stranieri, di poter venire in vacanza sul territorio con la sicurezza di trovare il servizio di dialisi nelle località di villeggiatura. Nell’anno 2018 nella USL Toscana nord ovest sono state eseguite oltre 3mila dialisi rivolte a più di 600 pazienti per la maggior parte nelle località costiere: in particolare a Massa (898), Versilia (855) e nella provincia di Livorno dal capoluogo fino all’isola d’Elba (872). Un volume inferiore, ma comunque significativo è stato erogato negli ospedali di Lucca (182), Pontedera e Volterra (130).
Il numero dei pazienti con insufficienza renale in trattamento dialitico è in costante aumento – spiega Vincenzo Panichi, responsabile dell’area malattie metaboliche e renali e coordinatore aziendale del progetto – ma, grazie ai progressi sanitari e tecnologici, è molto migliorata l’aspettativa e la qualità della vita. Per molti pazienti e le per loro famiglie si pone però il problema della possibilità di trascorrere un periodo di vacanze lontano da casa e quindi dal proprio centro dialisi di riferimento. Le agende dei centri dialisi, per evitare sprechi, sono calibrate sul numero dei pazienti residenti e risulterebbe difficile inserirsi per un cittadino proveniente da altra località. Proprio a questi pazienti “fuori sede”si rivolge il programma “dialisi vacanze”. Sono pazienti giovani che viaggiano con mariti e mogli, ma anche anziani accompagnati in vacanza dai figli, per circa la metà vengono dalla Toscana, ma in grande aumento è il numero di pazienti stranieri. Tutte le unità operative nefrologiche della fascia costiera già da tempo hanno organizzato progetti atti a consentire il trattamento di questi pazienti durante le ore di lavoro aggiuntive, spesso serali. Dal 2017 con la creazione della nuova USL Toscana nord ovest abbiamo deciso di uniformare tutte le diverse organizzazioni in essere in un unico progetto. Questo ha consentito di aumentare e razionalizzare l’offerta dialitica del territorio”.
(Pierpaolo Poggianti)