A Salamanca per l'alternanza scuola-lavoro. Al progetto hanno partecipato gli studenti delle classi 3A, 3B e 4A del liceo delle Scienze Umane del Foresi di Portoferraio, con i docenti Samantha Olindo, Alba Giusti, Enrico Bonito e Silvana Bombardieri.
L’iniziativa prevedeva una settimana di lezione di lingua spagnola presso l’Instituto lingüístico “Dice”, oltre ad attività extradidattiche legate alla conoscenza del territorio. L'essere ospitati da famiglie, inoltre, ha messo i ragazzi di fronte alla necessità di comunicare in una seconda lingua, calandosi a pieno nella cultura spagnola.
L’impegno organizzativo della scuola è stato notevole, considerando che l'alternanza scuola-lavoro è attualmente al centro di discussioni didattiche, politiche e istituzionali. Le limitate risorse a disposizione rendono spesso complesso il compito di offrire ai ragazzi percorsi che valorizzino le loro capacità e, generalmente, il felice esito di un’attività di alternanza dipende dal dinamismo di una singola scuola e dallo spirito di iniziativa dei suoi docenti. E l'avventura si è data anche un motto: “Alunni fantastici e dove trovarli”, una gioiosa trovata degli accompagnatori.
"Il pieno successo del progetto – sottolineano gli insegnanti - si deve al fondamentale apporto dei ragazzi che, con dinamismo e iniziativa, hanno brillantemente affrontato la sfida di un’esperienza di studio all’estero, dimostrando, assieme alla curiositas che li contraddistingue, anche un sano spirito di adattamento".
Tutti gli alunni hanno dimostrato ottime competenze linguistiche, ma, sul piano dei risultati, merita sottolineare le eccellenze di Ludovica Parini, Chiara Covi e Giada Ambretti, tutte e tre con il massimo punteggio del livello B1. Giada Ambretti, in particolare, è stata segnalata come l’alunna migliore tra tutti quelli coinvolti nell’iniziativa, non solo del Foresi ma anche di altre scuole.
Il successo di Giada suggella un percorso di crescita brillante in un contesto, il liceo delle Scienze Umane, che si è dimostrato in grado di valorizzarne, appunto, la scientia e l’humanitas.