Il giorno 02.03.2013 alle ore 18.30 mi trovavo di fronte alla biglietteria Toremar di Piombino e con cordialità e gentilezza porgevo il libretto dell’auto intestata a mia moglie residente all’Elba ed il mio documento anch’esso con residenza Elba, ed inoltre chiedevo che fosse emessa fattura a nome della ditta di mia moglie gia’ censita nel computer.
Facevo presente che oltre alla macchina ed i rispettivi due passeggeri c’era anche mio figlio di 6 anni .
La Sig.ra della biglietteria mi rispondeva che non poteva procedere con l’emissione dei biglietti in quanto avrei dovuto fornire anche il documento del bambino.
Inizialmente, ho pensato che mi stesse chiedendo qualcosa di errato, ma insistentemente l’addetta Toremar continuava a dire che le disposizioni a loro impartite erano di non emettere nessun biglietto .
A quel punto mi sono letteralmente incazzato, ho cominciato ad urlare con il personale addetto che secondo me era un abuso cio’ che stavano facendo, e che comunque a mio figlio di 6 anni la legge non impone ancora obbligatoriamente nessun documento d’identità.
A me pare che ultimamente siamo arrivati ad una burocrazia eccessivamente zelante rendendo tale situazione indecente ed inverosimile.
Noi cittadini Elbani ma soprattutto Italiani, siamo trattati come cittadini di serie B.
Credo che sia arrivato il momento di dire e di esprimere un malessere che effettivamente nuoce alla nostra liberta’ di cittadini Elbani .
Per noi residenti la nave e’ un esigenza primaria , e per questo meritiamo un po’ piu’ di rispetto e tolleranza (anche perche’ le signorine che lavorano alla biglietteria, d’inverno lavorano grazie anche a noi).
Chiedo che a questa mia missiva ci sia una risposta da parte delle autorita’, al fine di agevolare ed incentivare i cittadini Elbani , ad una migliore attenzione da parte del personale addetto, in quanto (ripeto) non possiamo essere trattati come turisti .
Siamo residenti Elbani, e per questo dobbiamo obbligatoriamente essere visti e trattati con una considerazione diversa.
Inoltre ho dato mandato al mio Studio Legale Avv. CHIARELLI NICOLA , di verificare se ci sono i presupposti di “Violenza Privata“ , e quindi mi riservo di proseguire eventualmente anche con una procedura legale .
P.S : Tanto per non dimenticare nulla, sempre sul fatto che per i cittadini Elbani che devono tornare alla propria casa, devono sottostare anche alla vigilanza delle Guardie Giurate sperando di non essere fermati e quindi rischiare magari di perdere anche la nave!
Ma quest è libertà?
Massimiliano Parrini