Il vertice sulla sanità di martedì scorso 12 marzo, tenutosi nella sala consigliare del Comune di Portoferraio , è finito tra abbracci, strette di mano e soddisfazioni di tutti gli addetti ai lavori della Sanità e del sindaco Peria quale presidente della conferenza dei sindaci. Dai visi tirati di altre persone presenti in sala, tra i quali alcuni sindaci e diversi componenti dei comitati pro-sanità, si leggeva il dubbio, lo smarrimento e la rabbia di fronte alla sfrontatezza di ignorare il documento firmato tra Regione e Sindaci che in quella riunione è stato sostituito con la proiezione di slide commentate dai vari direttori di compartimento dell’ASL6 che, se pur interessanti, non avevano rispondenza con le tematiche da discutere ed elencati nell’ordine del giorno.
L’esito di quest’incontro non è stato divulgato alla popolazione Elbana in maniera limpida, perché non ha reso evidente che da una parte c’era il padrone di casa Peria con a fianco la sua ospite Dottoressa Calamai (direttore generale ASL6 Livorno) padrona più di Lui della sanità Elbana, e dall’altra parte, dei rappresentanti della popolazione che non hanno avuto la possibilità di esprimere in pieno il loro disappunto e replicare sugli argomenti trattati sempre a mezzo di slide perché la direttrice e il suo seguito hanno dovuto abbandonare il vertice per tornare a casa.
Ci sarebbe piaciuto sapere che risposta avrebbe dato a quell’invalido che la mattina del vertice si è abbandonato a metà scala dell’ospedale disfatto dal dolore alle gambe e chiedeva, a chi lo ha aiutato a salire, il perché del fermo dell’ascensore. Oppure a quella signora che la settimana scorsa si è lussata la spalla incespicando sullo scivolo che sosituisce l’ascensore che a sentire il direttore sanitario dell’ospedale quello scivolo è una scelta adeguata.
Ci sarebbe piaciuto che si fosse discusso il ripristino della guardia medica di Portoferraio soppressa non dall’ASL6 ma da una sciagurata decisione dei sindaci Elbani.
Ci sarebbe piaciuto avere dei tempi precisi e non solo promesse, sempre rimandate, per avere l’organico dei sette anestesisti riportati sul cronoprogramma firmato dalla regione, oppure sapere quando la radiologia potrà contare sui 4 radiologi concessi mentre il servizio è garantito da un unico radiolo.
Ci sarebbe piaciuto sapere perchè l’ortopedia all’Elba è stata quasi soppressa mentre a Piombino vi sono 11 ortopedici. Così come ci sarebbe piaciuto avere notizie sulla casa della salute che doveva essere realizzata entro febbraio/marzo di quest’anno.
Mentre la comitiva tornava soddisfatta in continente per la giornata dedicata alla proiezione di diappositive, il Presidente della conferenza dei sindaci Dottor Peria continuava a parlare di patto territoriale, ma quale? ma dove? ma quando?
Va riconosciuto che l’unica a rilevare pubblicamente e con la forza dell’ironia tutto il suo disappunto sul vertice, è stata il sindaco di Marciana Anna Bulgaresi.
Per i comitati pro-sanità
Francesco Semeraro, Luciana Gelli, Luciano Campitelli.