Martedì 19 Marzo si è svolta, presso la Sala Consiliare di Marina di Campo, la terza ed ultima assemblea di lancio della Rete per l’Infanzia all’Isola d’Elba. Erano presenti anche in questo caso, una ventina di persone tra insegnanti ed educatori, con una buona affluenza di genitori: e di nuovo, anche per questo versante, le formatrici della Rete Oltremare (questa volta è toccata a Sabrina Spinetti) hanno presentato il progetto P.E.Z. Infanzia finanziato dalla Regione Toscana e l’estensione a tutti i ragazzi elbani voluta dalla Conferenza Zonale per l’Istruzione. Dagli interventi dei partecipanti all’evento sono emersi i bisogno del territorio, con l’attivazione di ulteriori tavoli di lavoro che vanno ad aggiungersi e ad integrarsi con quelli già esistenti. Nello specifico sono state toccate le tematiche del sostegno alla genitorialità, la formazione delle insegnanti, i laboratori espressivi per bambini, ed è stata ribadita l’esigenza di un censimento delle risorse a disposizione del territorio. Adesso comincia il bello, o meglio, è già cominciato: entro Domenica 12 maggio, il giorno dell’Open Space Technology alla De Laugier, gli oltre 15 tavoli di lavoro debbono predisporre i diversi capitoli di quello che diventerà il Documento di Base ufficiale, le linee di indirizzo per la Conferenza Zonale per l’Istruzione: e molti gruppi hanno già iniziato a lavorare, come si può vedere dallo strumento di comunicazione che la rete si è data sul social network face book, la pagina https://www.facebook.com/TessereLaRetePerLinfanziaAllElba. Il tempo è poco, ed è fondamentale che i gruppi lavorino seriamente, velocemente e con criterio: lo sforzo di questi mesi deve assicurare alla comunità elbana una rete strutturata, con un data base ed un sistema di comunicazione e formazione Interno; un Coordinamento per l’Infanzia con funzioni pedagogiche (in gradi di proteggere ed incrementare la qualità dell’offerta educativa per i tutti nostri bambini) ed organizzative, quindi razionalizzazione e miglior sfruttamento delle risorse, raccordi con le Istituzioni ed il territorio; un Piano Educativo Zonale che sappia intercettare i finanziamenti per tutte attività di cui la comunità degli educatori (genitori, insegnanti, professionisti) sente il bisogno. Quello che ancora manca è una presenza forte delle istituzioni: alle Assemblee e nei gruppi finora c’è stata una buona presenza di insegnanti e genitori, ma non si sono visti, salvo rarissime eccezioni, i decisori: dirigenti scolastici, servizio sociosanitario, assessori, personale degli enti, sindacati. Abbiamo di fronte un po’ meno di due mesi per coinvolgere tutti quelli che possono/debbono portare il proprio contributo alla scrittura di un Piano Educativo di Zona all’altezza della situazione.