Don Domenico Pinheiro informa che alcune famiglie della parrocchia di San Giuseppe di Carpani, hanno partecipato ad un incontro di riflessione a Massa Marittima.
Ecco la relazione della presidente dell'Azione Cattolica diocesana, Manuela Montagnani:
L’Azione Cattolica Diocesana, su invito dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale delle Famiglie, ha organizzato nei giorni 11-12-13 Ottobre, presso la Casa Mater Ecclesiae a Massa Marittima, un incontro di riflessione per gli sposi.
Molte coppie hanno partecipato, è stato un inizio per i nuovi e una continuazione per quelli che già l’anno scorso ne avevano fatto esperienza.
“Testimoni dell’amore - Riflessione Alla Luce Dell’Amoris Laetitia” è il titolo che ha accompagnato questo bel momento di comunione e preghiera.
Sua Eccellenza Monsignor Vescovo Carlo Ciattini e la nota giornalista, Costanza Miriano, autrice di vari libri che trattano del rapporto tra coniugi, hanno sapientemente condotto la riflessione sul tema.
“Amoris Laetitia” è una esortazione Apostolica, documento ufficiale della Chiesa Cattolica, redatto da Papa Francesco; frutto di due Sinodi, strumento di stimolo, di riflessione, invito al dialogo, aiuto per le famiglie.
Monsignor Carlo Ciattini ha accompagnato nella meditazione, motivando ed assistendo il discernimento delle coppie.
Attraverso un breve ma esaustivo percorso ha illustrato le parti più importanti “dell’Amoris Laetitia” che apre alla Parola di Dio; una Parola che non è sequenza di tesi astratte, bensì una “compagna di viaggio per le famiglie”: in crisi e non; che attraversano qualche dolore o godono nella gioia dello stare insieme.
L’esortazione riflette sulla reale situazione della modernità, comunicando l’insegnamento che la Chiesa da secoli fornisce circa il matrimonio; si sofferma principalmente sulla parola “Amore”. Si interroga su come poter aiutare, fornendo spunti concreti, affinché l’unione diventi solida e feconda.
Se ciò accade, poiché la famiglia è la prima cellula sociale, fonte di educazione alle fede e alla vita dei propri componenti, anche la società potrà uscire dalla crisi che oggi la coinvolge vedendola mancante di cultura, educazione, solidarietà fraterna.
“Nell’amore di coppia si realizza quel disegno primordiale che Cristo stesso evoca con intensità: « Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina? » (Mt 19,4); riprende il mandato del Libro della Genesi: « Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne » (Gen 2,2)
La fecondità della coppia umana, intesa non solo come apertura alla vita, ma anche quale fecondità educativa alla relazione, al rapporto con l’altro, è “immagine” viva ed efficace di Dio.
In tal senso noi siamo fatti “a Sua immagine”, poiché siamo capaci di trascendere da noi stessi per aprirci all’altro, noi siamo capaci di relazioni, che abbandonano il nostro egoismo e ci proiettano verso l’altruismo, verso il dono incondizionato di se’. La coppia scopre e illustra il mistero di Dio, visione cristiana della Trinità che contempla in Dio il Padre, il Figlio e lo Spirito d’amore; comunione d’amore, ne diventa suo riflesso vivente.
Così ci dice San Giovanni Paolo II: “Il nostro Dio, nel suo mistero più intimo, non è solitudine, bensì una famiglia, dato che ha in sé paternità, filiazione e l’essenza della famiglia che è l’amore. Questo amore, nella famiglia divina, è lo Spirito Santo. La famiglia non è dunque qualcosa di estraneo alla stessa essenza divina. C'è un cammino da fare che non si ferma ai sentimenti. Nel piano di Dio, tu compagno/a diventi la via della mia perfezione; grazie a te io imparerò ad amare; con te io eserciterò le mie virtù e diventerò maturo.”
“La famiglia è un vero Santuario (che vuol dire luogo dove abita la Divinità), perché è il luogo sacro della presenza dell'Amore, cioè di Dio. Due sposi, quando realizzano appieno la loro vocazione, sono la rivelazione di Dio. Sono il richiamo e la prova che Dio c'è, cioè che Dio (Agàpe, Carità, Amore) esiste. Questo è il senso più forte e più sconvolgente del sacramento che abbiamo ricevuto. Non è dunque un pezzo di carta o una legge che ci lega, ma ci unisce nell'intimo Dio, che è Amore.”
La giornalista Costanza Miriano, con grande leggerezza ed ineguagliabile profondità, ha portato una forte testimonianza di coppia cristiana, che ritrova nella diversità tra uomo e donna il primo motivo di crescita nell’amore. Nel matrimonio si sceglie di percorrere una strada, si riceve la grazia di non essere più soli, non solo perché guariti dalla solitudine personale, ma anche e soprattutto perché il segno di grazia di tale sacramento è la presenza di Cristo fra i due sposi. I due non sono soli nelle difficoltà, ma abbracciati nell’amore di Dio.
Nel cammino la strada non è sempre dritta, liscia, facile e… Gesù lo sa, e non fa mancare la sua presenza. Egli stesso nasce in una famiglia modesta, che deve fuggire in una terra straniera; va alla casa di Pietro dove trova la suocera malata; è impietosito dal dramma della morte nella casa di Giairo e in quella di Lazzaro; ascolta il grido disperato della vedova di Nain piangente per suo figlio morto. Incontra Matteo e Zaccheo nelle loro case, e anche peccatori, come la donna nella casa del fariseo, che si mostra piangente ai suoi piedi.
Ansie e tensioni familiari sono note a Gesù, le porta nelle sue parabole: da figli che se ne vanno di casa in cerca di avventura fino a figli difficili con comportamenti inspiegabili (cfr Mt 21,28-31), vittime della violenza (cfr Mc 12,1-9). Si preoccupa per le nozze che corrono il rischio di essere vergogna per gli sposi per la mancanza di vino (cfr Mt 22,1-10), conosce la disperazione per la perdita di una moneta in una famiglia povera (cfr Lc 15,8-10).
Nel sacramento del matrimonio ci si deve impegnare a costruire, custodire, aprirsi, donarsi, sopportare, supportare, ad essere l’uno per l’altro mezzo per esercitarsi nell’amore: palestra d’amore, scala per raggiungere quella realtà celeste che si conquista attraverso i sacramenti, dono di Dio che ci fa sperimentare il cielo sulla terra. Non è facile, ma non impossibile.
La Signora Montagnani Manuela, in veste di Presidente diocesano di Azione Cattolica, a nome di tutta l’A.C. vuol ringraziare S.E. Monsignor Carlo Ciattini, che, come sempre, è vicino all’Azione Cattolica ed ha a cuore, in modo particolare, la pastorale delle famiglie, per la sua presenza in questi giorni, per l’affetto, la generosità, la paternità con la quale si dedica alla nostra associazione.
Ringrazia la giornalista Costanza Miriano, per aver accettato l’invito, e impreziosito e arricchito gli incontri; Don Filippo Balducci per la preparazione di tutta la parte spirituale e per la sua accoglienza; il Professor Giovanni Malpelo, che si è reso disponibile nel condurre dottamente il gruppo alla visita guidata della Cattedrale di San Cerbone.
Ringrazia tutte le persone che hanno contribuito alla bella riuscita dell’evento, le famiglie ed i ragazzi di A.C., cuore pulsante dell’associazione, che hanno permesso agli sposi di gustare questo momento, occupandosi dei loro bambini".