“Siamo lieti di comunicarLe che anche per la V^ Edizione del Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti abbiamo registrato una delle più importanti adesioni per numero di partecipanti. In qualità di Presidente del Premio sono felice di informarLa che la Sua opera ha incontrato consensi e favore da parte di numerosi membri della Giuria. Mi complimento vivamente perché risulta essere tra gli artisti premiati di questa edizione.”
Il Presidente Barbara Benedetti
Inizia così la lettera d’invito alla premiazione che si terrà il 30 novembre presso il palazzo mediceo di Serravezza, relativa alla quinta edizione del premio Internazionale di Letteratura “Michelangelo Buonarroti”.
Il romanzo, pubblicato nel 2018 dall’editore il Foglio, è una storia che ha stregato i lettori per le emozioni suscitate dai due protagonisti, Matthew e Bett, che lentamente ripercorrono le loro vite in un mondo dove le note poetiche dei paesaggi e la dolcezza incisiva dei protagonisti costringono a un’accurata riflessione sulla nobile bellezza della natura, sulla potenza della sua voce e sull’amore che la circonda. Uno spaccato sull’America divisa dall’ideologia razzista dove il colore della pelle conta più dell’amore, della lealtà, e nasconde un segreto difficile da rivelare.
«Il cercatore di stelle- commenta l’autore, Alessandro Pugi - è un romanzo che ho scritto qualche anno fa, e che descrive quanto a volte, i pregiudizi prevarichino la realtà, ponendo dei limiti a sentimenti come l’amicizia, l’amore, dipingendo una maschera impenetrabile e ingannevole in chi li fomenta e li condivide. Lo vediamo tutti i giorni nei telegiornali e lo leggiamo sui quotidiani. Sembra una marcia inarrestabile, per questo scrivo trattando certi argomenti. Mi piacerebbe, nel mio piccolo, contribuire ad aprire gli occhi alle persone.»
«Stesso discorso per il mio ultimo romanzo, Il sussurro del diavolo, una storia che cerca di scindere la realtà che spesso ci viene propinata dai mezzi d’informazione o pilotata dai proclami politici, con quella che invece si cela sotto la superficie delle apparenze, delle bugie, delle finte emozioni. Un caso internazionale, un atto terroristico alla metro di Roma, è l’innesco di questa storia torbida che naviga,toccando le rive dei generi thriller, giallo e avventura. Un romanzo che scava nella vita degli agenti segreti, nelle loro paure, nella voglia d’amare che non può trovare riscontro in una realtà troppo pericolosa per coltivare legami personali. Una storia di complotti e doppio gioco, nella quale si fa strada la necessità di selezionare con cura le persone di cui potersi fidare. E’ la prima volta che scrivo un romanzo del genere – conclude Alessandro Pugi - e spero di essere riuscito a centrare l’obiettivo, innescando la curiosità del lettore per tenerlo incollato al romanzo dalla prima all’ultima pagina. Presenterò quest’ultimo lavoro il 4 gennaio grazie anche a Silvia Boano e alla mia agente Michela Tanfoglio.»