Prevenire la morte, sognare la vita è un percorso di consapevolezza in gruppo circa la localizzazione nel corpo del linguaggio delle emozioni – e delle “malattie”, sia quelle convenzionalmente intese come malattie del corpo che quelle convenzionalmente intese come malattie della mente - e della loro liberazione attraverso il viaggio di conclusione di scene e storie. Le “malattie” sono dunque intese come emozioni fissate dalla storia personale, transgenerazionale e culturale, nei personaggi interiori che ciascuno di noi rigidamente ospita.
Il percorso del lavoro di gruppo comprende aspetti top-down, cioè dalla mente al corpo, e bottom-up, cioè dal corpo alla mente, oltre alla supervisione del lavoro a casa destinato ad introdurre il cambiamento nella vita quotidiana.
Nell’attuale situazione di minaccia di morte (attraverso malattie fisiche o per disperazione psichica o per superficialità culturale o per narcisismo politico o per velleitarismo/negazionismo ecologico), se vogliamo essere dalla parte della Vita, dobbiamo noi tutti partire dalla rivoluzione interiore, dove il letame – fisico, psichico, culturale, politico, ecologico – possa essere trasformato, come canta De André, in fiori.
L’unica alternativa che abbiamo è trasformare la paura (che è fattore di aggravamento, se non causa immediata, di malattia) in coraggio e scoprire di essere soggetti di cambiamento, anzi tutto in se stessi ed in un piccolo gruppo, per poi aprirsi ai vari contesti di vita.
Più di venti persona hanno aderito alla partecipazione ai gruppi già formati e, con una piccola spinta è possibile formare un terzo gruppo.
I gruppi, condotti da Anna Godano e Adolfo Santoro.
L’abbigliamento più opportuno è: tuta e calzettoni; è bene portare con sé tappetini da rilassamento e/o coperte, un sostegno per la testa.
Per ulteriori informazioni contattare
- Anna Godano: tel. 3497959281 o mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Adolfo Santoro: tel. 3928695558 o mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..