Francesca Moi, concorrente di MasterChef Italia 9 è un’elbana d’adozione che ama visceralmente l’isola che la adottata da quando aveva due anni. La sua partecipazione al noto programma televisivo l’ha portata alla ribalta non solo per le sue capacità in cucina ma anche per il suo carattere e la dolcezza che l’ha contraddistinta durante tutte le puntate.
“Un’esperienza formativa incredibile – racconta Francesca – ne esco arricchita personalmente e professionalmente. Sono entrata molto timidamente ne ho guadagnato in sicurezza e coscienza delle mie capacità. Ora riesco a esprimere senza timore le mie idee e sono riuscita a capire che posso ottenere ciò che voglio”.
Francesca Moi ha cominciato a cucinare fin da piccola, “avevo due anni appena quando dalla Sardegna i miei genitori si sono trasferiti all’isola d’Elba in cerca di lavoro, mia madre, cuoca, faceva assistere me e mia sorella gemella alle preparazioni del pranzo e cena ma poi ci faceva lavare i piatti e da li la mia crescente curiosità.
Quando a MasterChef mi sono guadagnata il grembiule, ero felice ma incredula, la gara la vivevo giorno dopo giorno senza grandi aspettative ma puntata dopo puntata ho capito che potevo fare molta strada”.
L’incontro con gli Chef (Barbieri, Locatelli e Cannavacciuolo) è stato un momento importante, sono molto diretti, tosti, ma si sanno far perdonare sono empatici. L’esperienza di Francesca si è conclusa poco prima della finale, sicuramente sperava di poter competere per il titolo, ma così non è stato.
“Vero - dice Francesca- ad un certo punto ci ho sperato ma rimane una meravigliosa esperienza. Ora quando posso torno all’Elba da Pisa dove attualmente risiedo, un paradiso l’isola, ci vive mia sorella, tutta la mia famiglia è stata accolta benissimo c’è anche un’ampia comunità di sardi, e gli elbani sono gente alla mano, ospitali e gentili ed è anche per questo che potrei aprire un ristorante tutto mio proprio sull’isola che ha tutti gli ingredienti oltre alla sua natura per permetterti di cucinare piatti tipici particolari, o in Toscana terra che adoro. Si chiamerà “In punta di piedi” che è tutto dire e racconta me stessa che oggi mi fido molto più delle mie capacità senza farmi condizionare dal giudizio degli altri”.