Così hanno pensato e detto gli studenti delle terze classi dell’ITCG Cerboni in visita alla capitale nei giorni scorsi. Il viaggio d’istruzione, organizzato dalla docente Rita Matacera, coadiuvata dai colleghi Achille Bruzzi, Giovanna Giannoni e M.Gisella Catuogno, aveva come obiettivo la conoscenza di alcuni luoghi simbolo della nostra storia: il Colosseo, il Foro Romano, il Vittoriano, Piazza San Pietro e la Basilica, i Musei Vaticani, Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, le catacombe di San Callisto, le Fosse Ardeatine.
Particolarmente suggestiva si è rivelata la partecipazione all’udienza papale di mercoledì 17, a cui abbiamo partecipato con altre 50000 persone in una Piazza San Pietro traboccante di gente variopinta e festosa, di ogni regione d’Italia e del mondo, sotto un sole quasi estivo, per salutare e ascoltare Papa Francesco, che ha ripagato l’affetto dei presenti con naturale e intensa cordialità.
La giornata al Vaticano è culminata con la visita alla Cappella Sistina e la contemplazione dei suoi mirabili affreschi.
L’atmosfera della città, piena di turisti, l’incanto delle sue vie, piazze, fontane, giardini, scalinate abbellite da azalee in fiore hanno completamente conquistato i ragazzi, che avrebbero volentieri protratto la loro permanenza. Gli ultimi importanti appuntamenti hanno riguardato la visita alle più grandi catacombe della città, quelle di San Callisto, impressionanti per l’ampiezza e la profondità dei vari livelli, e la rievocazione, davanti al cancello del Sacrario (a cui purtroppo non abbiamo potuto accedere perché già chiuso alle h.15) della strage nazista delle Fosse Ardeatine, in cui morirono 335 persone, tra le quali, a ventun anni, il nostro conterraneo Ilario Zimbelli, membro della Resistenza della Marina Militare, torturato dai tedeschi e incluso nel famigerato elenco dei condannati a morte, per rappresaglia all’attentato di via Rasella del 24 marzo 1944.
Con Roma si sono conclusi per quest’anno i viaggi d’istruzione del nostro Istituto, che hanno avuto destinazioni nazionali (Napoli) e internazionali (Barcellona e Vienna).
Pur senza nulla togliere all’importanza delle mete estere, che fanno conoscere agli studenti una cultura “altra” rispetto alla propria, riflettiamo però su questa singolare circostanza: abitiamo nel Paese che, oltre ai tesori paesaggistici, concentra in sé l’80% del patrimonio culturale mondiale eppure ci sono ragazzi che non sono mai stati nelle nostre città più belle e importanti. Non sarebbe più opportuno, in periodi di “magra” come l’attuale, privilegiare i viaggi nel Belpaese? Otterremmo il duplice scopo di limitare le spese e far amare di più ai nostri studenti l’incomparabile bellezza dell’Italia.
M.Gisella Catuogno
Addetta Stampa ITCG Cerboni