Magari non l'ho mai saputo, ma probabilmente invece di essere nato normalmente mi avranno trovato in un disco volante caduto accidentalmente, un po' come Nembo Kid, ma senza traccia di quei superpoteri che, se li avessi, oggi, mi farebbero sentire un po' meno impotente di fronte a quelli che io, extraterrestre inconsapevole, continuo a ritenere dei quotidiani SOPRUSI.
Ieri, la figlia di un'amica, che doveva prendere l'autobus delle 19:00 circa alla fermata del Lido di Capoliveri (orario ATL 18:55 al Bivio Lacona) è stata lasciata a piedi: l'autobus non si è fermato. Visto che l'autobus doveva passare da Capoliveri, l'ho accompagnata in auto fino alla fermata di Mola (della quale il segnale giace nei buscioni retrostanti, e quindi o sai che c'è o ti ciucci i diti!), con l'intenzione di chiedere all'autista la spiegazione del comportamento che ritengo e continuo a ritenere IGNOBILE.
La giustificazione è stata che “la ragazza NON ERA IN FERMATA”! Premettendo che la suddetta fermata è su ciglio strada e che non esiste nessuno slargo che differenzia l'area di fermata dell'autobus dal resto del tratto di strada, non capisco quale pericolo ha impedito al conducente di raccogliere un utente dell'ULTIMO autobus della sera (su questo tragitto il bus precedente è intorno alle 14:30). Da notare che pericolo ancora maggiore è lasciare una persona in mezzo al traffico, su un tratto di strada quasi non percorribile a piedi. Tra l'altro: fortunatamente doveva arrivare “solo” a Porto Azzurro, ed avrei potuto accompagnarla senza problemi. Ma questo l'autista non poteva saperlo. E se doveva andare fino a fine corsa, a Cavo? Ricordo a chi legge che era l'ULTIMO bus. E quel che mi ha colpito è stato il silenzio degli altri passeggeri, ai quali auguro, a questo punto, che prima o poi succeda anche a loro, per vedere se finalmente riusciranno a fare uscire qualche protesta dalle loro bocche sottomesse.