Queste sono le testimonianze di affetto degli ex alunni della maestra Giovanna Neri, l'ultima classe ad averla avuta per cinque anni, e che adesso frequentano la scuola secondaria di Capoliveri:
Cara maestra Giovanna, ti ringrazio delle meravigliose ore passate in classe a parlare della tua, ma anche della nostra, vita. Non scorderò mai le buffe storie che ci raccontavi sui tuoi animali e quando, arrabbiandoti, chiamavi la lavagna interattiva « rospo» perchè non funzionava o il caricamento era molto lento.
E poi che dire, le curiose storielle sulla tua gatta Lola erano divertentissime, come le ricreazioni che passavamo dopo la mensa. L'unica cosa che credo di non averti mai detto è «grazie»! Grazie per averci insegnato molte cose preziose! Ti vorrò sempre bene.
Siria Canovaro
Ciao Giovanna, anche se sei stata la mia maestra solo per due anni, non dimenticherò mai le storie della tua gatta Lola, quella tua frase «l'ultima sigaretta e poi entriamo», le tue chiacchiere con le altre maestre, la paletta del tuo caffè che ci regalavi e che per noi era un onore ricevere, ma soprattutto non dimenticherò mai le tue parole che mi hanno insegnato a crescere. Ti vorrò per sempre un mondo di bene.
Viola Scanu
Cara maestra Giovanna, ti ricordi quando dicevi sempre ai colloqui che siamo la classe più rumorosa ma accogliente e unita? Ti ricordi quando in gita ci mettemmo a spettegolare di tutto e di tutti? Eri una delle maestre più socievoli e chiacchierone, ci raccontavi del più e del meno: della tua gatta Lola, di tua madre, fino ad arrivare a cosa avevi mangiato la sera prima. Sei stata con noi cinque lunghi anni di abbracci, sconforti e sorrisi, non dimenticherò mai gli esperimenti fatti in classe e le tue « N» scritte al contrario.
Sei stata, sei e sarai per sempre parte della mia vita. Mi dispiace non averti mai detto o dimostrato il bene che ti voglio.
Alessia Depau
Ciao maestra Giovanna, in questi cinque anni mi hai insegnato molto, non dimenticherò mai i bei momenti passati insieme in quella classe. Le tue lunghe chiacchiere, le storie sulla tua vita e della tua gatta. Non dimenticherò mai le gite fatte insieme, le lunghe ricreazioni fatte in cortile, le corse per rientare in classe perchè ti scordavi dell'ora del maestro Guido, ma sorattutto non scorderò mai la tua famosa frase quando suonava la campanella «è passato un treno». Ti voglio tanto bene.
Luca Carta
Cara maestra Giovanna, a tutti noi mancano le tue divertenti storie, cinque anni insieme a te sono passati in fretta e purtroppo non ce ne saranno più. Ci mancano le nostre gite, il teatro che facevamo insieme a te e le ricreazioni in cui tu fumavi, il fumo che ti ha portato ad una fine prematura che tu non meritavi. Ci manca la tua chiacchiera infinita che non ci faceva mai annoiare. Maestra, anche se non ti vediamo, tutti sappiamo che non ci lascerai mai e sarai sempre con noi.
Pietro Venturini
Maestra Giovanna, i momenti di vita passati con te, le ricreazioni dopo mensa «una sigaretta e andiamo su», le tue chiacchiere della gatta Lola che portava i topini. E i momenti in cui parlavi della tua vita al posto di fare scienze, storia e geografia. I momenti al giardinetto che tu volevi sistemare, le lumache che mi hai messo sul braccio per fare le foto, le gite fatte con te, il tuo cane dalmata che si era ubriacato. Spero che ora starai meglio con tuo marito e tua madre, spero che ora gli angeli ti trattino bene. Non mi scorderò tutti i momenti con la tua macchina fotografica per scattare i ricordi. Non mi dimenticherò mai questi cinque anni volati con te. Dalla tua alunna Laura Cheltuitor. Ti voglio tanto bene.
Laura Cheltuitor
Ciao maestra, mi ricordo quando hai detto che andavi a fare dei controlli e saresti tornata subito, ma non ti abbiamo più vista. Mi ricordo quando ci parlavi della tua gatta Lola e ci facevi sempre divertire. Mi ricordo le gite e le ricreazioni di un'ora quando dicevi «il tempo di una sigaretta e saliamo», quando dovevi scegliere chi andava a prendere il caffè e poi ti chedevamo il cucchiaino. Questi cinque anni con te sono stati bellissimi, non ti dimenticheremo mai, ti voglio bene.
Francesca Cervellino
Incredibile «erbaccia», mia cara maestra... Ricordo le tue fantastiche storie della tua vita che ci hanno accompagnato nei meravigliosi cinque anni delle elementari. Sei e sarai una magnifica maestra e sono sicuro che non smetterai di chiacchierare e di insegnare lassù con gli angeli. Ciao maestra, da Nicola, ti voglio un bene infinito. Tra quelle storie che ci raccontavi, ricordo la più divertente, cioè quando avevi per sbaglio fatto ubriacare il tuo cane, e in quel momento mi stavo spaccando in due dalle risate. Spero che adesso tu stia bene lassù, con tuo marito e tua madre. Sono felice che adesso tu stia meglio, e spero con tutto il mio cuore che gli angeli ti trattino bene e che tu abbia incontrato anche il tuo cane dalmata. Ti voglio bene mia cara Giovanna, maestra delle mille avventure, ti voglio bene.
Nicola Martorella
Ciao maestra Giovanna, mi ricordo quando tornavi in classe dopo lunghe assenze e correvamo ad abbracciarti, mi ricordo le storie dei tuoi gatti che ci facevano tanto ridere, quando prendevi il caffè e ci davi la paletta. Con te la scuola non era un peso e questi cinque anni sono passati in fretta. Spero che tu stia bene, un abbraccio.
Federico Crispu
Ciao maestra Giovanna. Io non voglio pensare che non ti sentirò più parlare dei tuoi gatti o delle tue avventure passate, qui manchi a tutti, ma conserviamo ricordi belli e divertenti che non scorderemo mai. Sei stata una maestra fantastica che ci ha accompagnato in molte avventure. Sono sicura che il tuo modo di chiacchierare all'infinito non lo hai perso. Mi ricordo molte cose di te, tipo quando c'era sciopero, non ti è suonata la sveglia e per quello non siamo entrati, mi ricordo tutte le storie di gatti, cani e conigli che ci raccontavi, spero tanto che tu stia meglio lassù con i tuoi genitori, tuo marito e la tua dalmata.
Arianna Corsi
Ciao maestra Giovanna, ci hai accompagnato per cinque lunghissimi anni, parlando della tua e della nostra vita e proprio alcuni giorni fa ti sei spenta, ma non del tutto! Nel nostro cuore sei sempre accesa, come una lampadina in mezzo ad una grande stanza buia. Adesso non sono più in tempo per dirti che ti voglio bene.
Tommaso Martorella
Cara maestra Giovanna, non mi dimenticherò mai le tue storie, ad esempio quando ci raccontasti di te che volevi acchiappare un topolino per grattargli la pancia, o della tua gatta Lola che faceva la pazza per casa, o del tuo dalmata che si ubriacò mangiando delle bacche, e tante altre storie. Per me tu non eri solo una maestra di scuola, ma anche una grade amica e una maestra di vita, non solo per me e la mia classe, ma per tutta l'isola d'Elba. L'unico tuo difetto era il fumo che ti ha condotto ad una morte che non meritavi, ma noi ti ricorderemo fino alla fine. Scommetto che anche nell'altro mondo non smetterai di raccontare le tue avventure, e io non smetterò mai di raccontare le mie e le tue storie. Ora so da chi ho preso a raccontare quello che mi succede.
Sasha Ambrogi
Ciao maestra Giovanna, quei cinque anni con te sono volati. Non eri solo un'insegnante di storia, geografia e scienze, eri anche un'insegnante di vita. Quando dopo la mensa dicevi «una sigaretta e saliamo», e poi alla fine le sigarette erano due. Quando spiegavi ma finivi a fare lezioni di vita, ben più importanti delle altre lezioni. Spero che dove sei ora tu stia meglio.
Francesco Ballerini
Cara maestra,
Ti ricordi quando ci raccontavi le tue storie del tuo gatto che prendeva i topi e te li portava a casa?
Io di te mi ricordo tutto.
Mi ricordo quando tornavamo da mensa e ci lasciavi in cortile a giocare e a correre.
Io non ho avuto il tempo di dirti “grazie” di tutto quello che mi hai fatto imparare.
Spero che gli angeli ti potranno accogliere con gioia.
Sei stata per me un punto di riferimento.
Sei speciale.
Ti voglio molto bene.
Micheline Herzog
Ciao maestra Giovanna,
Mi manchi tanto e quando ho saputo la notizia mi sono rattristito molto.
Mi ricordo ancora quando tornavamo dalla mensa che dicevi sempre : “il tempo di una sigaretta e poi andiamo su” , ma poi ci stavamo il doppio del tempo.
L’altra volta ho fatto un giro in bici al faro e ho incontrato la tua gatta.
Spero che lassù ti farai tanti amici e che ti divertirai tanto.
Ma spero soprattutto che riuscirai a incontrare i tuoi genitori e tuo marito.
Ti voglio bene
Matteo Bertoni
Maestra, tu che in cinque anni di elementari ci hai insegnato molto, perché tu non ci facevi solo storia, geografia e scienze, ma tu facevi anche scuola di vita.
Dei tuoi insegnamenti ne farò tesoro.
Ti ho voluto bene e te ne vorrò sempre.
Alessandro Ricchi
Cara maestra Giovanna,
Mi manca quando parlavi dei tuoi animali, quando abbiamo fatto l’esplosione del Big Bang con i pastelli a cera. Mi hai fatto passare le elementari più belle di quanto mi aspettassi
E ricordati che ti vorrò sempre bene.
Davide Notarelli
Ciao maestra Giovanna,
Mi ricordo quando parlavamo di un argomento scolastico e poi ti perdevi in chiacchiere. E parlavamo di tua mamma e della tua gatta.
Mi ricordo quando facevamo la ricreazione dopo mensa e tu fumavi.
Una cosa che mi hai insegnato è che non dobbiamo fumare.
Jacopo Giordano