Nell'appuntamento mensile di febbraio, il Circolo Laudato si' Elba si è riunito per pregare in ascolto del grido che proviene da chi soffre per le guerre. La preoccupazione per la crisi in Ucraina, precipitata in queste ore, ci tocca profondamente e ciascuno di noi sente come propria la sofferenza degli altri.
In linea con l'enciclica Laudato Si', occorre saper guardare nell'orizzonte del “tutto è connesso”. Ciò vale anche per la guerra, che “è negazione di tutti i diritti e una drammatica aggressione all'ambiente” e che è frutto di interessi di parte, di relazioni internazionali non sane, di disuguaglianze economiche e di non rispetto del diritto internazionale. La guerra è una falsa risposta ai problemi e ai conflitti. E' una minaccia costante, che si basa sulla paura e la alimenta, moltiplicando la produzione e il commercio delle armi.
“Vorrei appellarmi – ha detto ieri papa Francesco - a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici”.
Ognuno di noi è chiamato ad essere artigiano di pace, nella vita quotidiana e nel vivere la propria cittadinanza planetaria.
Accogliendo l'invito di papa Francesco, i membri del Circolo parteciperanno alla Giornata di preghiera e digiuno per la pace indetta per il 2 marzo, mercoledì delle Ceneri e inizio della Quaresima. Perché alla follia della guerra, dice Francesco, e “all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno”.
Circolo Laudato Si' Elba