Leggendo il Prof. Totaro, rovescerei l'assunto. Mi pare che è lui e quelli che la pensano come lui, che vogliono la pace col c. degli altri.
Ovvero la guerra è mostruosa, fermiamola non disturbando l'aggressore. Perchè così faremo meno vittime e otterremo la pace. E' un'idea molto in voga (e perfettamente legittima), ma non si tiene conto dei costi collaterali di questa idea di pace.
Ossia l'idea che un paese democratico, confinante con l'europa, possa essere impunemente invaso da un paese che democratico lo è poco, e che possa essere smembrato e perdere la sua sovranità democratica, senza che l'europa e la comunità internazionale possano fare nulla per aiutare l'aggredito. L'unico aiuto che dovrebbe dare la comunità internazionale, in questa visione, è accogliere i profughi e non disturbare l'aggressore. Personalmente, tanto per chiarirci, non credo che Nato e Stati Uniti siano esenti da colpe nel cosiddetto processo di allargamento ad est che infastidisce Putin.
E anch'io credo che tutte le guerre sono mostruose, ma dire che il nemico è la guerra e non putin mi pare oggettivamente un grosso aiuto a Putin, il quale probabilmente dall'Europa si aspettava proprio questo. Tante invocazioni e appelli alla pace, accoglienza di qualche profugo ucraino e poi realpolitik in nome del gas che all'Europa serve come il pane.
Se l'Europa avesse fatto questo sarebbe apparsa ancora più debole in questo scontro tra vecchi nemici (Gli Usa e la Russia), invece è chiaro che l'europa deve smarcarsi dalla sudditanza alla Nato a trazione americana, ma per farlo deve schierarsi, non può fare la neutrale perchè lavarsene le mani è come dire che siccome le tasse sono alte allora sono legittimato a non pagarle.
L'Europa deve formare una sua difesa collegata alla Nato ma autonoma. Per farlo bisognerà che ogni paese, anche quelli pacifici e pacifisti come l'Italia, dovranno, scusate la parolaccia, incrementare un po' la spesa militare (si parla dello 0,4 del Pil in sei anni).
Quanto alle affermazioni di Santoro filosofo, lascerei perdere. La guerra è mostruosa sempre, ma non in astratto: lo è perchè crea morte e distruzione, sempre, ma mai come in questo caso è tragicamente definibile la responsabilità, la follia.
In poche parole chi è la vittima e chi l'aggressore. Dire nè con Putin nè con la Nato, è proprio come dire (sono anziano e ricordo) nè con le Br nè con lo stato. Lo stato era anche quello dei depistaggi di Piazza Fontana ma era comunque lo stato democratico che tra tanti difetti era lo stato di tutti.
La Nato è un'alleanza difensiva, i paesi vi aderiscono liberamente, non per costrizione, e una volta crollato l'impero sovietico, i paesi ex patto di Varsavia hanno liberamente scelto l'adesione a Ue e nato. Può non piacere a Putin, ma l'Urss ha perso la guerra fredda e tentare di tornare indietro invadendo paesi democratici ed ormai pienamente europei e occidentali, non riporterà l'urss ma una ibrida realtà a cavallo di di zarismo e stalinismo. Questa realtà distruggerà la vita (già grama) dei russi e peserà in maniera molto negativa sull'Europa e il mondo. Del resto al tempo della resistenza nessun partigiano diceva la guerra è mostruosa: diceva che il nazifascismo lo era e che andava combattuto, anche con le armi.
Capisco che la Nato e l'Europa formalmente non sono in guerra con Putin e non dovrebbero dare armi ai resistenti ucraini, ma lasciarli in balia di chi spara sugli ospedali e fa fosse comuni e camere di tortura, non è a mio parere un grande viatico verso la pace. Autorizza l'aggressore a prendersi anche di più. E siccome, nella follia di Putin, ciò che è da riprendere è tanto, potrebbe non fermarsi all'Ucraina. Aumenterebbero mostruosamente i rischi di una guerra ancor più mostruosa. Troppo facile parlare di guerra e di pace, in astratto.
Bartolo Misiani