Ne abbiamo già parlato: 4 non vedenti che percorrono tutta la GTE. L’aspetto straordinario non è che l’hanno percorsa in appena tre giorni ma semplicemente che l’hanno percorsa. Abbiamo scritto degli accompagnati e degli accompagnatori ma niente abbiamo raccontato delle emozioni di Vincenzo, Andrea, Dimitri e Paola, titolari delle strutture ospitanti (Hotel Belmare, Fonte di Zeno, Monte Fabbrello, Hotel Maristella). Chi gestisce strutture ricettive è abituato a incontrare persone un po’ di tutti i tipi: ospiti di strutture a tre stelle con le pretese di servizi forniti da hotel a cinque stelle. Clienti esigenti, pretenziosi, che hanno bisogno di qualcosa in più anche quando hanno già tutto quello che può essere loro offerto. Difficile che capiti chi, già contento di quello che ha, trasmetta un messaggio positivo come hanno fatto questi particolari escursionisti. Il racconto unanime di chi ha dato loro alloggio, di chi li ha serviti a tavola è stato di aver ricevuto segnali di amicizia, di interesse al dialogo, voglia di raccontare se stessi con gioia e ironia e far capire che con le proprie forze si può fare tutto. Ha sorpreso osservare le abilità acquisite per sostituire la vista con l’uso degli altri sensi, in particolare l’udito e il tatto lasciando meravigliati per come il comportamento umano sia capace di adattarsi a nuovi modi di vivere. Ha sorpreso l’entusiasmo e l’energia vitale che hanno trasmesso a chi è venuto in contatto con loro, come la determinazione, fino alla caparbietà, nel puntare a raggiungere il risultato. D’altra parte avevano tutti partecipato a manifestazioni sportive di livello internazionale a cui si accede solo con un costante e assiduo allenamento fisico e psicologico. Un vecchio adagio racconta “La parola insegna e l’esempio trascina”. E’ così che, al momento di salutarsi, anche i gestori si sono sentiti più motivati e incitati per affrontare la nuova stagione turistica. Qualcuno si è esposto fino a dire che se verranno fatti corsi per accompagnatori si iscriverà. Per noi del Club Alpino Italiano (CAI)– Sottosezione Elba è una sfida che potremmo raccogliere: organizzare un corso a livello nazionale per accompagnatori di non vedenti. La guida che ha accompagnato il gruppo Dott.ssa Paola Favero, già esperta in questo tipo di formazione, ha promesso che sarebbe dei nostri. Due le ulteriori collaborazioni che ci servono. Una è la struttura del CAI nazionale per la valorizzazione e la diffusione del bando di partecipazione. L’altra è la acquisizione di consapevolezza, da parte delle amministrazioni comunali, di quanto sia importante, per una economia turistica al passo con i tempi, manutenere i sentieri e promuovere i servizi utili all’escursionismo.
Vittorio Santini – Club Alpino Italiano – Sottosezione Isola d’Elba