Gentile Sig.ra Rota, il nostro territorio seppur meraviglioso e baciato dalla fortuna di un ambiente naturale che attrae tanti turisti regalando a noi indigeni e non un buon lavoro, purtroppo è anche falcidiato da moltissimi problemi. Nella sua rassegna ne ha omessi alcuni ma sono più o meno le stesse lamentele (che ripeto anche giustamente) ci sentiamo fare da possessori di seconde case.
Io però vorrei farla riflettere sul fatto che gli stessi problemi e molti di più li viviamo noi elbani che a differenza di chi soggiorna qua pochi giorni l’anno, bene o male ci deve vivere e ci si deve confrontare quotidianamente. L’acqua. I picchi di utilizzo e lo stress di una rete idrica che deve passare da 30.000 utenti a 200.000 e forse più non sono forse molto comuni. Non credo siano molte le località, peraltro insulari, peraltro in periodo estivo, che vivono una situazione simile.
Tassa di sbarco. Per noi elbani è benedetta perché ci permette di fare fronte ad una miriade di problemi che in un posto “normale” non ci sarebbero. L’Elba con le tasse di 30.000 abitanti fa fronte ad un utilizzo del proprio territorio da parte di un numero esageratamente grande di persone, civili e meno civili, che la vivono la percorrono, vi parcheggiano, portano ricchezza alle attività e alle persone che ci abitano… ma molto meno ai comuni. Negli anni abbiamo visto pagare con la tassa di sbarco le cose più svariate che nei posti normali sarebbero pagate dai normali bilanci delle pubbliche amministrazioni. Rifiuti (abbandono). Ha ragione, vero… ma il problema è sempre lo stesso: l’enorme afflusso di persone civili e non, e forse anche dei residenti (boh… se lo dice lei…).
Sta di fatto che i residenti fanno giornate di pulizia ovunque, nei sentieri, nelle spiagge, nei fondali marini… E quest’anno hanno pure messo a sistema (insieme ad alcune istituzioni) un monitoraggio delle discariche abusive, in parte bonificate e forse in parte no… finanziate in parte proprio con la brutta e cattiva tassa di sbarco…
Parcheggi a pagamento. La di può pensare in modi diversi. E’ senz’altro un modo per regolamentare la sosta, dare un servizio che forse non può e non deve essere scontato e di libero e indiscriminato utilizzo e sicuramente però, lo pagano anche i residenti… e non per pochi giorni come lei, ma praticamente tutto l’anno e/o comunque per tutta la stagione.
Tassa rifiuti. Consideri che la pagano anche i residenti, che magari hanno ricevuto in dono la casa dei genitori e non la usano. La pagano le strutture ricettive a prezzi esorbitanti con uno sconto bassissimo per un utilizzo stagionale anziché annuale… Problemi ce ne sarebbero anche molti di più, che magari lei proprio perché non ci abita non conosce minimamente. Giusto per fare alcuni esempi: le scuole hanno i professori definitivi ad anno scolastico inoltrato perché qui non ci vuole venire nessuno… e la stessa cosa vale per gli infermieri e dottori all’ospedale. Un ospedale dove c’è l’essenziale ma più spesso siamo costretti ad andare negli ospedali in Toscana, magari anche tutti i giorni per mesi e mesi per terapie necessarie per le peggiori e devastanti malattie…
Siamo costretti a prendere i traghetti decine di volte l’anno per cure, lavoro, studio, comprare ciò che qui non si trova… e anche se paghiamo il prezzo da residenti i costi alla fine sono importanti… Viviamo in un territorio in cui abbiamo tutti i doveri di tutti gli italiani ma con disagi notevolmente maggiori che non ci vengono riconosciuti.
Allora signora gentilmente, pur comprendendo e in parte sottoscrivendo le problematiche che lamenta, venga a vivere all’Elba, ci prenda la residenza, paghi le tasse qui, magari ci apra un’impresa e porti qui qualcosa di meglio che evidentemente non siamo in grado di fare, partecipi alla vita della nostra comunità. Sarà benaccetta e benvenuta.
Dopo, potremo ascoltare con interesse le sue critiche.
DirittoRovescio