"Strada pericolosa": il grande cartello all'imbocco della Costarella sta lì come un monito dantesco, "lasciate ogni speranza o voi ch'entrate". Un ostacolo per i timidi, una sfida seducente per i temerari. Questa strada tornata alla ribalta in questo ultimo periodo per l'ennesimo episodio di speculazione edilizia diventa metafora della storia recente della nostra isola, una storia in cui timore e coraggio si intrecciano. E scendendo per la Costarella è come se vedessimo tutti i protagonisti di questo difficile cammino. Vediamo ciò che il passato ci ha lasciato, una semplice autenticità che facciamo ancora fatica a comprendere e che si ferma alla nostalgia di un ricordo. Vediamo ciò che ci mostra il futuro, nuove idee di agricoltura sostenibile che si sviluppano con passione e ci fanno sognare un'isola possibile. E poi vediamo di nuovo il passato, un altro passato, più recente, che insiste con vecchi modelli di sviluppo obsoleti ancora incentrati sul cemento. Eh si, è proprio la metafora di quello che l'Elba vive in questo momento, la difficoltà di capire il passato e l'incapacità di pianificare il futuro, lasciare i vecchi modelli di pensiero per aprirsi alle nuove idee. Pensateci quando arrivate al bivio della Costarella, ai tanti bivi che la vita ci propone: non abbiate timore, siate coraggiosi, ve lo chiede il presente.
Tiziana Pisani