Frequento l'isola d'Elba da 42 anni ed ho casa nel suo versante occidentale.
Mi sono recato in un supermercato del capolugo elbano dove tra l'altro ho acquistato un sacchetto di biscotti di produzione locale, in confezione da 250 grammi al prezzo di euro 2.40.
Trovandoli gradevoli ho deciso di riacquistarli, questa volta recandomi in un negozio facente direttamente capo alla ditta produttrice dei citati biscotti.
Con mia grande sorpresa li ho trovati in vendita al prezzo di 6.50€ (!)
Comprendo che il prezzo tra un supermercato ed un negozio non possano essere uguali.
Ma il mio polemico intervento riguarda le politiche commerciali della non citata ditta.
Ma come, metti in commercio un prodotto che si vende a 2.40€ in un supermercato ed a casa tua lo esponi a 6.50€, al modico prezzo di 26 euro al chilo? Manco fossero biscotti d'aragosta!
Un piccolo ulteriore esempio di come si può "trattare" anzi "spennare" i turisti.
L.F.