Domenica scorsa, i parrocchiani di san Giuseppe (Portoferraio) hanno salutato don Domenico, il parroco che, dopo tre anni di ministero, viene trasferito a Suvereto.
Al termine della Messa, è stato letto un messaggio di saluto, accompagnato da un regalo, comprendente anche un calice liturgico, segno di affetto e riconoscenza.
Di seguito il testo
<<Caro don Domenico, una parrocchia ha bisogno di tempo per conoscere e farsi conoscere dal proprio parroco.
Tre anni di permanenza non sono molti. All'inizio la diversità linguistica, che non è solo grammatica e vocabolario, ma diversità di cultura. E poi la pandemia, con il lockdown, le paure e il distanziamento. Poi, alla ripresa, abbiamo iniziato a conoscerci.
Adesso che il Vescovo – per esigenze diocesane – ti invia ad altra parrocchia, vogliamo dire che ci dispiace di non averti più fra noi. E alla comunità che ti accoglierà trasmettiamo il nostro affetto e la riconoscenza per il ministero svolto fra noi.
Raccontiamo che appena arrivato hai cercato subito la vicinanza e il contatto con le famiglie, come pure il coinvolgimento festoso dei presenti in occasione di celebrazioni dei sacramenti: è la dimostrazione di uno stile pastorale. Raccontiamo della tua umanità, della disponibilità a recarti, su richiesta, dalle persone ammalate e anziane, della capacità di spezzare la Parola con omelie domenicali comprensibili per chiarezza e semplicità. Raccontiamo della tua disponibilità ad accogliere chiunque, ascoltando, consigliando, imparando dagli altri e accogliendo proposte di attività. Raccontiamo anche della tua presenza ad alcune iniziative in atto nel territorio, citando fra tutti la festa dello sport ai giardini di Carpani. Raccontiamo che, nei mesi scorsi, un gruppo di ragazzi del dopocresima ha apprezzato il tuo totale coinvolgimento nelle attività e nei giochi educativi, con l'entusiasmo e la gioia dei piccoli. Raccontiamo, inoltre, la tua presenza di ascolto silenzioso ai gruppi sinodali e il riunire con maggiore frequenza il consiglio pastorale.
Se il tempo lo avesse permesso, sicuramente saremmo arrivati ad un piano pastorale senza il quale nessuna realtà ecclesiale è davvero popolo di Dio, tutto, in cammino. E avendo più tempo a disposizione, sicuramente le qualità, umane e pastorali, che sono alla base delle cose appena ricordate, avrebbero consentito una maggiore e proficua vicinanza ad altre realtà parrocchiali, sia per un sostegno che per un orientamento.
Mentre ti salutiamo e ringraziamo, diamo il benvenuto ai nuovi sacerdoti, Kevin e Giovanni.
Don Domenico, grazie!
E buon cammino a te, buon cammino alla parrocchia di Suvereto e buon cammino alla nostra comunità>>.
I parrocchiani di San Giuseppe in Portoferraio