È stato un gran piacere constatare che l’esposizione di chine di Klaus Ilmer al Libraio, presentata lunedì 5 agosto, ha stuzzicato l’interesse di un buon numero di curiosi. La scelta di proporre un tipo di opere molto particolare per la complessità concettuale con cui l’artista è giunto alla loro creazione, ha come scopo proprio far conoscere al pubblico un tipo di arte apparentemente astratta ma che ritrova le sue radici nel mondo che ci circonda. Scrupolosissimo osservatore, Ilmer possiede una rara capacità di cogliere nei particolari degli elementi reali la loro “potenzialità grafica”, riportandoli sulla carta in un’armonia di forme e contrasti tra bianchi e neri. Parte integrante del processo creativo, i titoli delle opere forniscono spesso una chiave di lettura dell’immagine, senza tuttavia privare l’osservatore del diritto ad un’interpretazione personale.
Ed ecco che un’opera come “viaggio in treno sotto la pioggia” trasmette, attraverso una diramazione di tratti, un momento della vita del disegnatore che, seduto in carrozza durante un viaggio, ha fatto proprie le strature oblique lasciate dalle gocce di pioggia sul finestrino durante la corsa. “Conflitto di opinioni”, invece, riporta una situazione del tutto attuale attraverso la delineazione di due figure umane con un’idea che corrisponde a ciò che pensa la maggior parte della gente: queste cercano di trasmetterla ad altre due figure rappresentate a testa in giù perché probabilmente la pensano in modo contrario e “fuori dagli schemi”.
Ilmer, oltre ad avere frequentato l’Accademia di Amburgo, ha studiato pianoforte al conservatorio. Il suo legame con la musica è talmente stretto che quando disegna è sempre accompagnato da note di musica classica, in particolare Bach. Per questo motivo il 5 agosto la pianista Linda Raciti ha aperto la serata con un programma bachiano che ha completato la presentazione dei lavori.
Il Libraio si è rivelato uno spazio accogliente e familiare, inconsueto per un’esposizione artistica ma capace di richiamare con il suo calore un pubblico variopinto.
I disegni sono esposti tra una copertina e l’altra fino a domenica 18 agosto e l’invito è quello di passare a curiosare divertendosi, senza diffidenza, a trovare la propria personale chiave di lettura.