Il 22 settembre di 70 anni fa, accadeva il più tragico episodio che l’Elba avrebbe dovuto subire durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Piroscafo Andrea Sgarallino, di ritorno da Piombino, con a bordo circa 300 persone che rientravano all’isola, nelle acque antistanti la rada di Portoferraio, veniva bombardato.
Da quel momento, con quel gesto, si spezzano così tragicamente i legami terreni con i nostri cari, con gli affetti più veri e sinceri. L’isola piomba improvvisamente nel lutto e nella disperazione dal momento che ogni famiglia elbana ebbe, quel giorno, almeno un morto a bordo dello Sgarallino.
Ancora oggi, a così tanti anni di distanza, gli elbani tutti si sentono partecipi di quel dramma ricordando i defunti, civili e militari, che persero la vita tra le onde del loro mare e lo strazio e la sofferenza dei superstiti.
Sabato 21 settembre p.v., in occasione del 70° anniversario del bombardamento dello Sgarallino, si terrà una cerimonia religiosa, presieduta dal Vescovo diocesano, Mons. Carlo Piattini, nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe a Portoferraio dove è presente la Cappella MemorialeVittime del Mare.
Al termine, con una nave messa a disposizione dalla Moby Lines, verrà raggiunto il luogo esatto dell’affondamento e sarà benedetta e calata in mare una corona di alloro.
È vero che sono passati tanti anni, ma si cercano familiari delle vittime per invitarli alla cerimonia. Sul piroscafo c’erano militari, civili e gente di passaggio. Coloro che si ritrovano nella lettura di questo articolo in qualità di parenti delle vittime, sono pregati di contattare il prof. Corrado Nesi all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Corrado Nesi
(per il comitato Ristretto per la Memoria delle vittime)
Foto da Mucchioselvaggio.org