Egr. Sig Rossi,
le invio il materiale allegato in modo che lei tramite Elbareport possa informare i cittadini elbani che i passi carrai a raso , quelli che non interrompono il marciapiede e che rispettano tutti gli altri semplici requisiti di legge , non devono pagare nessuna tassa ai comuni. All'elba circa il 90% dei passi carrai sono a raso in strade dove già esiste il divieto di sosta generalizzato ambo i lati delle strade, la gente paga perchè ignora le leggi e la sentenza della Suprema Corte di Cassazione ( 16733 del 2007) che una volta per tutte ha fatto chiarezza, come è ben spiegato nella nota della Associazione dei consumatori. La gente ignora che anche chi paga per ignoranza o peggio spaventato da lettere impositive o da vigili urbani " minacciosi " possono dare disdetta e non pagare più , è sufficiente togliere il cartello di divieto di sosta . E' in corso invece una caccia ai cittadini per spremerli in modo disonesto inviando false richieste di informazioni che poi vengono strumentalmente utilizzate come domande per avere la concessione ( brutto esempio del comune di Marciana alta). Altri comuni poco seri ed informati ci hanno provato ( Massa, Perugia, Ferrara ) e hanno sempre avuto torto dopo le cause avviate dai cittadini, cause che costano e intasano i giudici di pace ed i TAR, oppure come Massa che hafatto precipitosamente marcia indietro modificando il regolamento" il passo carraio a raso è solo a domanda del
cittadino e paga solo dopo l'affissione del cartello monitore" mentre qualche comune disonesto oltre a cercare di truffare con false domande chiede gli arretrati. Veda di dare una ampia e documenta informazione ai cittadini inermi ed indifesi, oppressi da chi invece dovrebbe difenderli dalle ingiustizie, diffondendo la nota dell'Associazione dei Consumatori che la stessa " non ha esitato a titolarla " le truffe dei passi carrai a raso"; stesso atteggiamento di difesa dei cittadini anche da parte del Movimento 5 Stelle.
Grazie per l'interessamento su cui conto moltissimo.
Stefano