"Panchina rossa" visitata da tanta gente alle 11 di sabato scorso, 25 novembre, il simbolo dell'anti violenza di genere si trova nella piazzetta Marinai d'Italia a Portoferraio. Si è celebrata infatti la ricorrenza della Giornata internazionale dedicata alla tutela delle donne, un incontro promosso, come ogni anno, dal sindacato dei pensionati della Cgil elbana, d'intesa quest'anno col Comprensivo Pertini di Portoferraio. E infatti hanno partecipato, oltre i sindacalisti, alcune rappresentanti della media Pascoli, con le docenti di lettere Patrizia Balestri, Rita Rossi e alcuni studenti, tra cui Ivan e Tommaso, unitamente ad un folto gruppo di uomini e donne, che hanno espresso in no alla violenza e hanno offerto dei fiori e momenti di riflessione.
Mentre il segretario dello Spi Cgil Franco Dari ha detto: "E' tempo di andare oltre questo meeting annuale significativo, in cui la donna è al centro dell'attenzione; occorre agire direttamente nei luoghi di lavoro ogni giorno, vista la gravità del fenomeno dei femminicidi e altri tipi di violenze verso la donna. Ci organizzeremo in tal senso per il futuro".
E Rita Rossi ha detto: "La scuola media ha fatto in modo che tutti le classi dedicassero momenti di approfondimento sul tema dei diritti della donna, a partire da quelli universali dei bambini. Ognuno ha creato manifesti, oppure video e presentazioni dei propri lavori, con impegnate tutte le sezioni. C'è stata una riflessione di tutti i ragazzi anche alla luce del triste e recente avvenimento che ha riguardarlo la povera Giulia".
Le ha fatto eco Balestri, docente delle terze B e D: " Si è riflettuto a fondo sulla situazione grave dei maltrattamenti subiti dalle donne e poi ci siamo riuniti tutti nell'atrio della scuola, mostrando i prodotti del nostro lavoro, impegno che porteremo avanti ancora nel tempo per formare i giovani ai valori".
E non poteva mancare all'appuntamento Anna Galli della segreteria dello Spi, coordinatrice del Gruppo femminile del sindacato pensionati: “Importante la partecipazione della scuola è una delle vie principali da seguire per cancellare nel tempo le storture che purtroppo vanno a colpire massicciamente le donne, abusi che vanno cancellati. E sto trattando con la dirigente Pieruccini affinché si crei un percorso tra noi e gli studenti su questi temi di civiltà".
E infine Franco Dari ha ribadito: "La violenza nei confronti delle donne deve finire, è una storia vecchia, secolare, abbiamo bisogno di una società nuova che si liberi dei difetti del patriarcato, e l'uomo deve imparare ad essere il compagno, l'amico, il marito giusto nei confronti dell'altro sesso. Ma non basta questo momento rituale importante, che si fa ogni anno. Mi muoverò all'interno del sindacato per promuovere riflessioni con gli Attivi dei delegati di base, per cui il tema della tutela della donna deve essere svolto nei 365 giorni di ogni anno, per ottenere decisivi miglioramenti e sconfiggere ogni forma di violenza, anche quella morale".
Purtroppo dopo quella giornata di riflessione altre due donne sono state uccise e altre donne senz'altro hanno subito altri tipi di violenze. Il cammino per sconfiggere questo grave tumore sociale sarà a lungo, ma bisogna crederci. C'è da impegnarsi tutti come ha detto il segretario Dari e tutti i giorni, per tentare di sopprimere il germe della violenza di genere e quella di tutti i tipi, di cui l'umanità è pervasa.