Caro direttore,
i governanti dell'Unione Europea ci dicono che è necessario prepararci alla guerra guerreggiata (poi seguiranno lo stato di allerta dei cittadini, l'economia di guerra, la chiamata alle armi ecc). A me sono venuti in mente la canzone "Girotondo" di Fabrizio De André ("Se verrà la guerra, Marcondiro'ndero...") e dal cuore questi semplici versi:
Venga pure
Venga pure un prelievo sui nostri risparmi
e il blocco d'ogni bene mobile.
Venga pure il taglio di salari, stipendi e pensioni.
Venga pure il limite agli spostamenti
e il controllo militare degli spazi e delle università.
Venga pure la diminuzione del lavoro
e lo scaffale povero di cibo importato.
Venga pure il disorientamento dei padri e delle madri
con in mano cartoline-precetto
e lo sguardo intristito sui figli.
Venga pure la propaganda mediatica.
Venga pure...
Venga pure tutto questo
se servirà a svegliarci
per dire NO a queste guerre e ad ogni guerra.
E iniziare una nuova civiltà.
Nunzio Marotti (22/4/2024)
Caro Nunzio
Credo ci sia poco da commentare o aggiungere, se non un breve racconto di un “frame” di serata televisiva di due anni fa, quando udii un assiduo frequentatore dei salotti TV, rispondere alla domanda preoccupata di un molto più serio intervistatore:
“E ora che succede?
Succede che si vince!” - Disse il nostro compiaciuto con la boccuccia a culo di gallina.
Risposi alla TV fortunatamente non interattiva:
“Ma cosa vinci, ghiozzo? Se c’è una cosa certa è che la guerra la perdono sempre tutti!”
Tanto è che dopo due anni siamo ancora a fare la conta dei morti (e, in linea molto subordinata i conti della spesa) e tutti continuano a perdere.
S.