La mototerapia è una metodologia riabilitativa rivolta a bambini e ragazzi con disturbi del neurosviluppo, in particolare l’autismo.
Questa attività utilizza la moto come strumento per ottenere risultati positivi sia a livello fisico che sociale.
I progetti sono nati dall’intuizione del campione di freestyle motocross, Vanni Oddera.
Con questi progetti di mototerapia si offre a ragazzi con disabilità e malattie varie, la possibilità di provare l’emozione di salire in sella ad una moto, di vivere l’adrenalina dello sport e acquisire capacità fisiche, affettive, cognitive, sociali.
Le sedute di mototerapia si organizzano in luoghi aperti, come: piazzali, piste, parcheggi, piazze etc.
I piloti della mototerapia e gli assistenti hanno un’adeguata preparazione certificata, la terapia si svolge prendendo tutte le precauzioni per effettuare le sedute in massima sicurezza (giubbotti protettivi, caschi, ginocchiere, giubbini airbag etc.).
I ragazzi, partecipando alla terapia, avranno la possibilità di migliorare in diversi campi: quello emozionale, quello fisico, quello psichico, ma soprattutto, in quello sociale, in quanto, la moto regala emozioni, mette alla prova l’equilibrio, la relazione con il pilota e l’attenzione.
La neuropsicomotricità in moto si pratica utilizzando tutte le direttive e le caratteristiche di una qualsiasi terapia neuropsicomotoria, ma strutturata ed adattata alla moto.
Realizzazione:
Il progetto ha costi ridotti, dovendo prevedere unicamente il reperimento temporaneo del terreno necessario, e la sua delimitazione e attrezzatura. Le moto sono messe a disposizione dai piloti. Le autorizzazioni all’uso dei terreni devono essere richieste al Comune proprietario o al proprietario privato.
Terreni adeguati all’uso si trovano nella piana di Marina di Campo, nella zona di Procchio, in località Campo all’Aia, a Portoferraio in Loc. San Giovanni.
Le esperienze elbane finora sono state realizzate nella piana campese.