Operazione Brassard: furono i tedeschi che scatenarono quell'immane e ingiustificata tragedia, ma nessuna analisi è mai stata fatta sulle scelte strategiche praticate dai comandi delle Truppe alleate. Mi chiedo e vi chiedo: i veri responsabili di quegli orrendi stupri e terribili saccheggi furono i senegalesi o i francesi? Chi ubriacò, drogò e scaricò sull'Isola quei soldati coloniali comunque incolti e privi di ogni senso etico? Chi progettò di sbarcarli con il solo compito, insieme alle loro capre, di sminare e fare da bersaglio ai tedeschi? La liberazione della “sentinella avanzata dell’impero” dall’orrido tallone nazifascista fu giusta e necessaria, ma costò centinaia di morti, spezzò vite che seppure sopravvissute, non hanno mai potuto arginare le loro ferite. Forse i cugini d’oltralpe non si fidavano di un territorio che era stato sì il punto d’appoggio per la fuga di molti esuli antifascisti, ma anche la base di tante scorribande “punitive” delle squadracce fasciste nella vicina Corsica.
A giudizio degli storici la Francia voleva annettersi l'Isola d'Elba, tant'è che ne dette il segno portando a Parigi come pegno di conquista i gonfaloni degli otto comuni elbani, simbolo delle autonomie locali. Insomma, quello che era stato il Principato imperiale napoleonico doveva ritornare francese. La Gran Bretagna, al contrario, nei giorni successivi all’operazione Brassard impose un "suo" governatore nella persona del maggiore Murchie che assunse l'amministrazione militare e civile dell'Isola. Ovviamente il governo inglese non lo fece per bontà ma per una precisa strategia economica (le miniere di ferro) e militare (la vicinanza con la terraferma italiana e la collocazione mediterranea),
Allora, la guerre c'est la guerre? Un modo come un altro che c’invita a consolarci. Insomma, inutile prendersela, è giocoforza adattarsi a circostanze spiacevoli che non possiamo mutare? No, io non lo accetto, perciò costruiamo la pace e mai più guerre!
Lorenzo Marchetti