In Thailandia Monta la Protesta.
Anche se la notizia proviene da una terra così lontana dall'Elba, quasi su un altro pianeta "Il mitico Siam", anche per gli elbani puo' essere interessante leggerla per alcune sue particolarità che la collegano a situazioni italiche e nostrane.
Lady Taxin, attuale primo ministro sorella del noto Taxin, (anche nel nome avvicinabile al nostro Craxi) gran faccendiere miliardario, espulso dal paese anni fa per il contrasto politico alla monarchia, e' salita al potere come soluzione di compromesso fra le parti dopo la rivoluzione delle Red T Shirts che 5 anni fa volevano il rientro del fratello ed il ripristino del governo a lui favorevole, vincitore delle elezioni, ma dichiarato illegittimo dai monarchici per presunte frodi elettorali (che qui sono la norma).
Alle Red T shirts si opposero in strada le Yellow T Shirts filo monarchiche e d il Paese visse momenti di grande tensione, con l'occupazione dell'aeroporto internazionale Suvarnabhumi e scontri in strada.
L'esercito, tradizionalmente vicino alla monarchia, si interpose tra le parti in assetto di guerra con mezzi corrazzati ed armi inizialmente caricate con proiettili di gomma.
Poi, dopo il rigetto dell'ultimatum a cessare da parte delle Red T Shirts ci fu la resa dei conti, con almeno 100 morti nelle file di quest'ultimi.
Seguirono nuove elzioni e nomina come capo del governo di Lady Taxin, ottimo compromesso, che da allora ha ben retto questo Paese, con tutti suoi molti problemi, facendosi vedere per strada a Bangkok ad aiutare per il risanamento dopo le alluvioni di 3 anni fa , visitando le scuole e facendo scelte coraggiose ed utili per l'educazione dei ragazzi, demagogia forse, ma molto gradita alle classi popolari Thai.
Ora purtroppo Lady Taxin ha fatto "autorete" e con un paio di decisioni si e' giocata tutto il favore precedentemente riscosso.
Per prima cosa ha fatto abolire la legge che proibiva al fratello il rientro nel paese, poi, e qui e' stata imperdonabile, ha proibito l'allevamento diffuso di elefanti nelle campagne di questo grande paese, che tradizionalmente deve molto a questi pachidermi, che rappresentano mezzi pesanti da lavoro ma anche simboli atavici di unione culturale.
Sarebbe stato come se nell' Isola d'Elba del dopo guerra si fosse proibito l'allevamento di asini , equini e bovini in genere, animali che in una realta' ancora paleo industriale molto legata all'agricoltura, cosi' come la Thai, nelle campagne elbane rappresentavano una grande risorsa , portando some d'uva per la vendemmia (esperienza personalmente vissuta con Tronca Ceci, mio nonno ), o barrocci da carico (mitico quello rosa di Capralsellino "Torno Subito" ) e calessi dei piu' fortunati che si recavano al mercato, o anche del medico che portava la sua assistenza nelle campagne.
Forse i nostri giovani non sanno che il giorno del mercato a Portoferraio, dalle campagne di Lacona ,San Martino, Schiopparello e dintorni, i contadini raggiungevano San Giovanni ed "ormeggiavano" i loro fidi animali, impareggiabili Jeep da montagna, ai platani che tutt'ora offrono la loro frescura a chi sa apprezzarla, poi da San Giovanni si imbarcavano sul Chicchero che , pacifico Caronte, li portava nella "metropoli" di Portoferraio, sbarcando al molo mediceo, sulle orme dell'esule Napoleone il Grande.
Ma torniamo ai Thai, la risposta popolare non si e' fatta attendere ed ora nel paese si tengono continue manifestazioni di protesta contro il Primo Ministro e gli allevatori di Elefanti marciano su Bangkok, con i loro affezionati animali che portano drappi e scritte di protesta. Ricordate la marcia dei nostri allevatori di mucche da latte, dopo l'imposizione delle Quote Latte da parte della CEE?
La contestazione e' solo all'inizio, speriamo prevalga l'intelligenza e la mediazione.
Massimo Puccini
6/11/2013 Chiangrai Th.