Portoferraio che è una delle destinazioni turistiche più amate dell'arcipelago, si trova oggi a fare i conti con una serie di problemi che ne oscurano la bellezza.
Passeggiando per il suo centro storico, i visitatori non possono fare a meno di notare la presenza di escrementi di cane ovunque, cicche di sigarette sparse per strada e rifiuti abbandonati da chi, senza scrupoli, li lascia a disposizione dei gabbiani al mattino.
Le vie, un tempo vive e piene di storia, sono oggi in gran parte disabitate, sconnesse, rovinate, e persino i palazzi storici mostrano segni evidenti di decadimento.
Il centro storico, una volta cuore pulsante, sembra essere stato dimenticato.
Da anni, la cura di questo paese è stata lasciata nelle mani di amministrazioni che, purtroppo, non sono riuscite a frenare la crescente inciviltà che si sta diffondendo tra i cittadini.
Ma la situazione che, per quanto aggravata da scelte politiche poco efficaci, non può essere interamente addebitata alle istituzioni.
La vera causa di questo degrado credo risieda in parte preponderante nel comportamento di quei residenti, che con poca attenzione e rispetto per il patrimonio della città, contribuiscono in modo significativo a peggiorare le condizioni di uno dei luoghi più ricchi di storia e attrattive paesaggistiche ci dell’isola e del Mediterraneo.
Certo, Le amministrazioni che si sono succedute hanno la loro parte di responsabilità, ma è essenziale che anche la cittadinanza si assuma la propria.
È necessario un cambiamento di mentalità, dove la cura dell'ambiente e del patrimonio urbano diventi un impegno condiviso. La bellezza di Portoferraio merita di tornare a brillare, ma questo richiede una presa di coscienza collettiva. Il futuro della città non dipende solo dalla politica, ma anche dal comportamento di chi la abita.
F. M.
(nella foto: la Calata com'era anni fa)