Dopo il grande successo della stagione estiva, la Compagnia dei Tappezzieri ritorna al Teatro dei Vigilanti a Portoferraio, sabato 23 novembre alle 21,30, con "La Cage aux folles" commedia brillante in tre atti di Jean Poiret divenuta famosa sul grande schermo come Il vizietto (1978) con Ugo Tognazzi e Michel Serrault nella riduzione italo-francese diretta da E. Molinaro e Piume di struzzo (1996) con la regia di M. Nichols nella versione americana.
“La cage aux folles” ovvero “La gabbia delle checche” altro non è che l’inno alla diversità come declama il protagonista Georges: "Mio figlio è un deficiente. Nell’epoca in cui la sua generazione rimette il mondo in discussione, mio figlio si inchina davanti ai più vecchi tabù. Invece di urlare la fierezza di avere un padre sessualmente libero, lui ha l’aria di scusarsi. No, mille volte no. I am what I am”.
Un’esplosione di esilaranti equivoci prenderanno vita in un variegato arcobaleno di colori con il coinvolgimento finale di tutto e di tutti.
E in questa gioia di vivere “dell’essere quel che siamo” il pubblico sarà reso complice dai personaggi che in ordine di apparizione saranno vestiti dagli attori Marco Prianti, Franco Giannoni, Franco Boschian, Manuela Cavallin, Anselmo Bisso, Giuliana Berti, Renzo Fabbri, Vincenzo Tirabasso, Paola Arnaldi, Michela Bisso, Marko Boggio.
Info e prevendita: tel. 347 7540268
Scrivono di loro ...
Ernesto Ferrero, scrittore, collabora con La Stampa, Repubblica e Corriere della Sera: "La messinscena di quest’ultima fatica dei Tappezzieri conferma quello che già sapevamo: non sono necessari effetti speciali e grandi mezzi per arrivare al cuore del pubblico".
Romano Bavastro, caporedattore de La Nazione, collabora con L'Espresso e L'Europeo: "Il livello raggiunto da questo gruppo di attori così ben amalgamato è tale da riuscire a coinvolgere il pubblico come non sempre accade anche a compagnie di maggiore caratura e notorietà."
Massimo Nava, scrittore, giornalista, editorialista per il Corriere della Sera: "La risata fino alle lacrime sul grottesco del travestimento e della diversità sessuale non trascura, ma comprende ed esalta, il dispiegarsi dei sentimenti fra individui, mentre ogni battuta è uno schiaffo all’ipocrisia e al polveroso e malinteso essere “perbene” o “normali”."
Anna Corradini Porta, giornalista, editorialista per Il Giornale e Libero: "Questi elbani sorprendentemente duttili, perfetti improvvisatori si sono vestiti dei panni dei più famosi personaggi teatrali e hanno riempito le piazze affascinando dal palcoscenico un pubblico entusiasta e perennemente incantato dalla loro bravura."
Assieme a loro e divertendosi e cercando di divertire alla Regia scena costumi Paolo Ferruzzi, alla consolle musica Mario Gentini, alla consolle luci Alessandro Beneforti, al trucco Marko Boggio, alla sartoria “906090" di Andrea e Sara.
Numerose le opere messe in scena negli anni a seguire sia all'Elba che sulla terraferma: "Il borghese gentiluomo" di Molière, "Uccelli" di Aristofane, "Pazzi" di Pepoli, "5 atti unici" di Sabatino Lopez, "La Presidentessa" di Hannequin, "Le ciambelle di cuoio" di Courtelin, "Trenta secondi d'amore" di De Benedetti, "Jacques e il suo padrone" di Kundera, "Le Dindon" di Feydeau.