Nel vasto androne del primo e secondo reparto è stato allestito un suggestivo presepio, sull'altare un vaso costruito con cartoncini colorati con dentro dei fiori di carta, opera di un artigiano. Così gli uomini reclusi nel Carcere di Porto Azzurro hanno preparato l'ambiente dove il vescovo Carlo celebra la Messa pre-natalizia con don Francesco e con don Jarek.
Oltre a loro, cioè ai detenuti, sono presenti gli operatori penitenziari, i volontari, il sindaco di Porto Azzurro Simoni e il vicesindaco Banfi. C'è anche un piccolo coro esterno che intona canti tradizionali e con la musica allieta lo spirito dei presenti.
“Tu scendi dalle stelle......”
Dio è sceso dall'alto dei cieli e si è fatto DIO CON NOI. Se così non fosse,dice il Vescovo, dovremmo arrenderci alla malvagità. Ma Cristo è con noi e ci insegna a obbedire all'amore e così vivere la vita,ci chiama a fare il Bene, anche quando gli altri non capiscono. Solo operando il bene e in un rapporto di reciproca solidarietà possiamo uscire da ogni paura e fragilità.
Questi e tanti altri spunti di meditazione ci offre il Vescovo Carlo. Come quando,rovesciando ogni luogo comune e abbattendo le nostre false certezze, afferma che proprio il povero, con la ricchezza della sua povertà, può e deve aiutare il ricco,tronfio del suo falso potere....
Commossi e sinceri i ringraziamenti di un giovane detenuto, sentite e vere le parole di saluto dell'ispettore D'Ascenzo , così come quelle dell'educatrice Giuseppina Canu, che pone l'accento sulla sofferenza del Carcere e sull'esigenza vitale di non spengere la speranza.
E' il 20 dicembre e fra cinque giorni è Natale,per i più di questi uomini ,molti stranieri, un Natale lontano dai propri cari , con tanta nostalgia nel cuore.
E proprio per donare un sorriso e un'ora di svago martedì scorso è stato offerto ai detenuti nell'interno del carcere un concerto di musica leggera. Accompagnate dal suono di chitarre le belle voci del “Trio delle meraviglie”,della Scuola “ Officina della musica ” di Portoferraio, che si è esibito in un repertorio vario ed emozionante .Bravi Federico, Sammy e Cristian che si sono meritati tanti applausi. Ha collaborato alla buona riuscita dell'iniziativa la Unicoop del Tirreno, che ha offerto un rinfresco a base di dolci prodotti natalizi, oltre ad aver provveduto all'invio di generi di prima necessità e aver organizzato un'accoglienza piacevole con corredo di regalini e di dolci per i bambini in visita ai loro cari in carcere.
Nel cuore della festa una pausa per premiare l'impegno di alcuni studenti detenuti: due universitari, ai quali la Coop ha offerto una borsa di studio, mentre l'Associazione “Dialogo” ha premiato il miglior diplomato del Liceo e due licenziati con ottima valutazione dalla Scuola media inferiore. A questo proposito, significativa è stata la presenza della dott.ssa Paola Berti, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Portoferraio. In carcere l'importanza della cultura e della scuola è fondamentale, così come il lavoro , dato che questi sono i principali strumenti che danno un senso alla detenzione e rendono possibile vivere- e magari migliorare e maturare- anche dietro le sbarre e non morire nel vuoto del nulla.
Perché oggi è Natale e qualche luce si accende anche nel Forte San Giacomo, ma domani e il giorno dopo e via via per tutto lo scorrere dell'anno quante ombre calano,quanta disperazione, quanta miseria...!
O forse no, forse il 2014 porterà qualche novità positiva,che riconoscerà alla persona detenuta la sua dignità e i suoi inderogabili diritti , affinchè, come recita la nostra costituzione, LA PENA NON SIA MAI CONTRARIA AL SENSO DI UMANITA'.
Licia Baldi – Presidente Associazione di volontariato “Dialogo”