Chissà se il fervore e l'entusiasmo che caratterizzano la fase organizzativa degli eventi celebrativi per il Bicentenario Napoleonico avranno la forza e il potere di realizzare un sogno? L'idea nasce dal desiderio di uno degli ultimi Maestri d'Ascia operanti all'isola d'Elba, di trasmettere la propria arte ai giovani disoccupati elbani, ma anche di contribuire alla riuscita dei festeggiamenti, apportando un progetto che è soprattutto un valore, affinchè il tutto non resti una sterile parata, ma al contrario, riesca a creare un interesse che abbia anche un seguito legato alla formazione professionale, un qualcosa che possa offire un ritorno a tutta la comunità e in particolare ai giovani.
L'artigiano-artista che abbiamo incontrato si chiama Peter Radclyffe, è inglese, sposato con una Portoferraiese, vive e lavora all'Elba da quasi 20 anni ed ha un curriculum di tutto rispetto. La sua è una delle più affascinanti professioni che esistano, un mestiere che però, purtoppo, è in via d'estinzione perfino all'isola d'Elba dove, essendo circondati dal mare, incontrare costruttori di barche dovrebbe essere piuttosto normale.
Ciò che Peter vorrebbe realizzare è la costruzione di una o due barche in legno su modello di epoca napoleonica. Gozzi della lunghezza di 6 metri, a 6 remi, con la portata di 6 passeggeri più i rematori che, una volta terminate resterebbero di proprietà del Comune di Portoferraio. Egli le immagina con un equipaggio abbigliato con costumi d'epoca, a trasportare turisti nel nostro splendido golfo, durante tutto il periodo delle celebrazioni, ma anche in futuro.
Un progetto analogo di formazione era già stato avviato da Peter in passato. Nel 2009, infatti, ha disegnato e costruito una simile imbarcazione, per i cantieri ESAOM secondo un progetto che prevedeva la formazione di alcuni dei ragazzi di Exodus interessati ad imparare il mestiere. Poi, qualcosa è andato storto e i buoni propositi non hanno avuto seguito.
Fondamentale per la realizzazione del progetto, la disponibilità di un capannone nel quale svolgere il lavoro con l'aiuto di due apprendisti. Il capannone resterebbe aperto al pubblico che avrebbe la possibilità di veder nascere dal nulla le barche che potrebbero essere realizzate nel giro di due mesi. Il costo di ogni barca si aggira intorno ai 30.000 euro e, attraverso questo appello su Elbareport rivolto ad enti pubblici, aziende, associazioni o privati cittadini, Peter si augura di trovare qualche sponsor che metta a disposizione lo spazio, il capitale o il materiale affinché il suo sogno diventi concreto. "Basterebbe che ogni elbano versasse 1 euro" dice infine senza nascondere che la speranza e la fiducia sono ancora vive.