Questo è il sottotitolo che accompagna la decima giornata del risparmio energetico. La grande iniziativa lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar in onda ogni pomeriggio su Radio2. “M’Illumino di Meno” più precisamente fu ideata da Filippo Solibello uno dei due storici conduttori, l’altro è Massimo Cirri che conduce quest’anno a fianco di Chiara Zambotti e Paolo Maggioni ed è finalizzata alla sensibilizzazione di un consumo più consapevole dell’energia. Partita un po’ in sordina l’iniziativa prese subito il volo, già dalla seconda edizione vi aderirono anche paesi e città stranieri, per esempio Parigi spenge la Tour Eiffel, Londra il Foreign Office, e poi Tokio e tante altre città grandi e piccole danno l’esempio. Roma spenge il Colosseo e Milano il Duomo, ma altre iniziative collaterali accompagnano questa giornata. La Galleria d’Arte Moderna di Bergamo per esempio organizza visite guidate con torce, si organizzano concerti la cui fonte energetica è data dalle gambe di chi pedala su bici collegate ad un generatore, oppure ristoranti che approfittando della festa di S. Valentino apparecchiano a lume di candela. (chi avesse voglia di aderire può andare sul sito di M’illumino di Meno e trova tra le altre notizie l’elenco delle iniziative e di chi partecipa). La data varia di anno in anno, ma cade sempre intorno al 16 di febbraio, giorno in cui ricorre l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto.
Questa grande festa che quest’anno vuole richiamare l’attenzione dei centri culturali, musei e quant’altro a spegnere i riflettori di un’opera d’arte, perché il cambiamento dei consumi energetici è innanzitutto una questione culturale. Ovviamente aderire spegnendo una luce è un fatto simbolico, ma stimola e spinge tutti noi a considerare il risparmio energetico un dovere da assolvere verso noi stessi, verso l’ambiente ed alla fine verso le nostre tasche e la nostra salute.
Anche il Parlamento Europeo ha riconosciuto la giornata “un evento dal valore simbolico ed un effetto tangibile” ed è una iniziativa patrocinata dal Ministero dell’Ambiente ed ha ottenuto il Patronato della Presidenza della repubblica.
Prendiamo spunto quindi per imparare a fare a meno dell’energia elettrica così come la conosciamo da sempre, per indirizzarci verso altri sistemi di produzione o più semplicemente spegniamo le lampadine di troppo. Non vuole di certo dire che era meglio quando le strade erano illuminate con le torce, ma oggi occorre una gestione intelligente delle risorse per un futuro totalmente sostenibile.