Omaggio della poetessa elbana Anna Maria Carletti Marini al Comune di Capoliveri, che sabato 17 alle ore 19 inaugura il teatro Flamingo dedicato agli Elbani nel Mondo.
Il sindaco Barbetti inaugurerà il nuovo palcoscenico di via Cairoli e il parroco Don Emanuele Cavallo benedirà i locali.
"Ci siamo detti che l'occasione era ideale - commentano i volontari del Circolo Pertini, che ha tra i propri soci l'ex maestra delle Battisti- affinché venissero lette in questa inaugurazione, due poesie della Carletti, dedicate proprio agli emigranti elbani e lo abbiamo proposto.
Una si intitola "Elbani nel mondo", e si trova nel libro di poesie "Veli di silenzio, palpiti di vita" con prefazione di Romano Battaglia, l'altra "Emigrante" è nel testo della poetessa intitolato "Un sussurrar di voci dentro al tempo", con uno scritto a premessa di Gaspare Barbiellini Amidei. Senza dubbio il teatro consentirà nuove iniziative culturali ed è una struttura importante per Capoliveri e per tutta l'isola d'Elba".
Ecco qua riportate le due poesie proposte, inviate dall'Associazione culturale al Comune per tale occasione.
ELBANI NEL MONDO
Era settembre nell'antica piazza
nata a ricordo di un lontano amore,
sfogliava il vento pagine di un libro;
storie toccanti, storie di una vita
segnata dall'impronta del dolore;
immagini di volti ove rideva
il tempo dolce della primavera,
immagini di volti ormai segnati
dal gioco triste e grigio dell'autunno.
Ed eran gli emigranti nella piazza
in un incontro fatto di sorrisi,
di lacrime, di abbracci, di parole
che l'emozione a tratti scoloriva.
Io li guardavo e intanto il mio pensiero
lontano andava a piane sconfinate
là dove si rincorrono le onde;
lontano andava agli stranieri lidi
racchiusi nel respiro di quei mari.
Nell'animo, nostalgico scendeva
l'amaro degli addii senza ritorno.
premio Bartolomeo Sestini di Capoliveri 2005
EMIGRANTE
Emigrante che torni ai tuoi lidi,
con i segni del tempo sul volto,
coi ricordi racchiusi nel cuore,
forse invano lo sguardo si posa
a cercare le cose di allora:
una casa, una strada, la gente,
i tuoi giorni degli anni lontani.
Tutto cambia nel volgere lento
della vita che va nel tramonto.
Ma la mano del tempo si posa
a lenire ferite profonde;
quel ragazzo che pianse, partendo
verso terre lontane, sperdute,
ha strappato con forza dal sole
il calore nascosto nei raggi,
per ferire le braccia al dolore,
inserita nell'antologia “Voci dell'Anima”