Visti i tanti dubbi e incertezze mie e dei miei coetanei su come sarà il nostro futuro scolastico al tempo del Coronavirus, ho provato a mettere un po in ordine i fatti per cercare di trovare chiarezza. Scrivendo Una sorta di guida pratica per risolvere le domande più comuni.
Il Ministro dell’istruzione ha confermato che l’anno sarà valido e non verrà annullato, sia che si torni prossime settimane, sia che si torni a settembre, che cosa succederà agli studenti, potranno essere rimandati? E’ probabile che anche chi ha insufficiente possa recuperare nel prossimo anno scolastico. Al ministero stanno pensando anche di modificare il calendario del prossimo anno scolastico, ma prima di prendere decisioni si dovrà capire davvero “quando e se le scuole riapriranno”.
Ma la valutazione dei maturandi sarà fatta dai loro professori. Gli studenti inoltre potrebbero, in deroga, essere ammessi anche se hanno delle insufficienze.
Il Ministro Azzolina ha presentato dei dati sulla didattica a distanza: secondo il monitoraggio del ministero il 67% delle scuole che hanno attivato l’attività a distanza, prevedono specifiche forme di valutazione, cioè i voti. Più di 6,7 milioni di alunni sono raggiunti, attraverso mezzi diversi, da attività didattiche a distanza, e ormai 9 scuole su 10 hanno attivato attività e materiali per gli alunni con disabilità.
Solo una scuola su due si è attivata per riunioni di organi collegiali a distanza: un po’ poco per poter procedere poter avere valutazioni e programmi omogenei in tutto il Paese. Per questo serviranno i fondi che cominciano ad affluire alle scuole per mettere a punto la didattica a distanza e per dare pc e device a tutti coloro che ancora non li hanno: sono stati stanziai 85 milioni, di cui 10 per il potenziamento di piattaforme e strumenti digitali per l’apprendimento a distanza; 70 milioni per mettere a disposizione degli studenti con meno disponibilità economica, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme di apprendimento e per garantire la connettività di rete nei territori ove essa sia carente o mancante; 5 milioni per la formazione del personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza, inoltre ha anche annunciato di non diffondere notizie non veritiere, e di non creare più allarmismo inviando anche File audio “creati” per diffondere “fake news” come successo in passato.
Riguardo le scuole chiuse: per ora la chiusura delle scuole sarà fino il 3 aprile. Ci saranno nuovi aggiornamenti nel corso di questa, e della prossima settima per prorogare o meno la chiusura totale della scuola, si deciderà in base alla situazione epidemiologica,
Secondo il nostro parere l’anno scolastico 2019-2020 è terminato qui, dubitiamo che le attività verranno riprese, dato che si parla di “crisi” fino a metà estate.
Inoltre ricordiamo di impegnarsi il più possibile durante questi mesi di didattica a distanza, dato che le valutazioni sono cambiate in base al non poter partecipare alle lezioni come fatto in passato.
Ci sentiamo però di chiedere a tutte le scuole di assumere un atteggiamento più tollerante, evitando di caricare eccessivamente di compiti studenti già stressati dalla situazione in atto. È poi ovvio che per restare in pari col programma si dovrà aggiungere in futuro dei potenziamenti per recuperare le lacune.
È necessario anche impegnarsi a riattivare le forme di lezioni di recupero garantite dalla scuola, soprattutto se l'intenzione è quella di dare a breve il via alle prove di recupero dei debiti. Non possiamo essere lasciati soli.
Matteo Damiani
Del Forum Giovanile Dell'Arcipelago Toscano