SPERANZA
Chiuso in una stanza,
circondato dall’indifferenza,
ho esplorato l’esterno
e mi sono incantato.
Ho appuntato sul sole
la fragilità dei ricordi
e ho scritto sulla luna
i miei sogni più grandi.
E in questo magnifico
alternarsi
di passato e di futuro,
ho conosciuto il presente.
Gli ho parlato e mi ha colpito,
ha giurato di non esser cambiato,
ma di aver solo incontrato
una forza tenace.
L’ha descritta come
un' intrepida adulatrice,
come una spada di conforto
nella desolazione più cupa.
È l' abbraccio tanto atteso,
il bacio così voluto,
il volto allietato
da un affetto profondo.
Mi sono incuriosito,
e Lui, libero e leggero,
me l’ha presentata…
Il suo nome è Speranza.
Un fortissimo tepore
sul gelo dei cuori,
una luce abbagliante
nelle notti più buie,
un porto sicuro
a riparo da ogni tempesta
Speranza...
considerata da sempre
l’ultima a
morire,
sei finalmente ritornata a
vivere.
Luca Del Torto
II Liceo Classico "Isis Foresi"
AGGRAPPATA A QUESTA TUA CORDA...
Speranza, creatura alata
che si annida nell’animo.
Ti ho sentita cantare melodie al cuore,
sussurrare dolce, in silenzio, alla mente...
senza smettere mai.
Resto aggrappata a questa tua corda,
appesa ad un incerto futuro,
che mi tien sospesa
nella vastità di una magnifica illusione:
e lì rimango.
Madre del successo,
nemica dell’impossibile,
compagna del coraggio,
mia salvatrice dall’amara esistenza.
Asia Muti
Liceo Classico "Isis Foresi"