Il campo solare? Ne riparliamo dopo le elezioni. E’ questa la sintesi dell’avviso pubblico che l’Amministrazione di Campo ha approvato e che riguarda il prossimo campo solare che dovrebbe iniziare il primo Luglio.
C’era attesa per sapere, se anche quest’anno, il Comune avrebbe concesso il suo contributo alla scuola ma la risposta non è arrivata. Da oggi però le famiglie hanno una certezza: se vorranno mandare i propri figli al campo solare dovranno pagare una retta che è passata da 250 a 550 euro. Una mazzata che arriva sulle famiglie impegnate nei lavori stagionali ma alla quale la scuola materna Battaglini non può sottrarsi se non arriveranno i contributi comunali.
“Speravamo che l’attuale amministrazione mettesse fra le sue priorità la scuola, il campo solare, un servizio indispensabile per le famiglie campesi – dice Lorenzo Lambardi - .
I numeri parlano da soli: almeno 100 bambini partecipano ai campi solari, quindi 100 famiglie dovranno sopportare costi importanti per questo servizio indispensabile.
Non capisco i motivi di questo ritardo e perché si è voluta mettere in difficoltà la scuola d’infanzia Battaglini e creare una grave incertezza nelle famiglie”.
Il sostegno alle famiglie che lavorano, la funzionalità della scuola, i servizi resi ai bambini e ai loro genitori DEVONO rappresentare una priorità per chi amministra il territorio. Com’è possibile tanto ritardo?
Il disinteresse verso i bisogni dei ragazzi l’abbiamo registrato anche in altre situazioni: anni di ritardo con gli alunni delle scuole medie costretti a fare ginnastica nel cortile o nell’auditorium.
E adesso, solo in campagna elettorale, sembrano iniziati i lavori alla palestra.
In che contesto?
La mancanza di trasparenza è palese: nonostante il tema sia di grande interesse per la collettività, in questa fase è mancata una comunicazione efficace che avrebbe rassicurato le famiglie sull’effettiva accessibilità della palestra a settembre. E se anche non si fosse dato peso a un rapporto diretto tra Ente e famiglie, anche in termini di correttezza formale si riscontra l’assenza, sull’albo pretorio, della determina che individua, peraltro in via provvisoria (l’aggiudicazione definitiva diventerà efficace quando termineranno, con esito positivo, le verifiche del possesso dei requisiti richiesti per l’accesso alla gara), il soggetto attuatore dei lavori di ripristino della palestra.
E’ noto inoltre che non esiste ad oggi un contratto sottoscritto tra il Comune e la ditta aggiudicatrice a tutela di entrambi i soggetti ma in particolare del Comune e di riflesso dei contribuenti. Non essendo ancora approvato il bilancio 2014 resta nebuloso anche l’impegno di spesa (287/2014) per la completa e effettiva copertura economica dei lavori.
Anche la asserita certezza che i nostri ragazzi abbiano a disposizione la palestra all’inizio dell’anno scolastico 2014/2015 presenta notevoli perplessità, visto che come già ricordato non esiste un contratto che preveda una fine dei lavori concordata tra le parti e l’unica informazione di questo tipo è data dal cartello esposto ai cancelli della Scuola Media G. Giusti che riporta la data del 10/09/2014.
Inoltre, la data di fine lavori indica il momento un cui la ditta appaltatrice consegna il cantiere all’ente appaltante, non contemplando i tempi di collaudo che, vista la delicatezza dell’intervento che ricade sulla sicurezza dei nostri bambini, sono da considerarsi medio-lunghi.
Nonostante la gravità della situazione, in questi due mesi ci sono stati impegni di spesa importanti ma non prioritari. Con la delibera del 9 di Aprile 2014 il Comune ha impegnato ben 60 mila euro per il Bicentenario di Napoleone con tanto di sfilate e trattori d’epoca.
Non sarebbe stato meglio destinare energie e denaro prima nella scuola e poi negli eventi?