Sono stati presentati ieri mattina, 27 Maggio, dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e dal comandante generale della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera Felicio Angrisano, i risultati della prima campagna nazionale di tutela ambientale denominata operazione «Victor Delta Lima».
Ben 3.679.422 mq di aree demaniali e non (pari a oltre 500 campi da calcio) e 400.028.132 kg di rifiuti e materiali sottoposti a sequestro; 513 notizie di reato, 359 sequestri e 368 sanzioni amministrative; 884 navi sottoposte a ispezione e 35 bloccate in porto per gravi violazioni delle norme internazionali ambientali; oltre 100 milioni di euro il valore stimato dei beni sottoposti a sequestro e sanzioni contestate per oltre 3 milioni di euro. Questi alcuni dei numeri della Campagna Nazionale di Tutela Ambientale svolta negli ultimi sei mesi dal Corpo della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera con il coordinamento del Reparto Ambientale Marino che opera presso il Ministero dell'Ambiente.
«Non possiamo permetterci di lasciare coste e mare inquinato ai nostri figli – spiega il ministro Galletti -, inoltre, anche sotto l’aspetto economico, è evidente che il rilancio del turismo parte proprio dalla salvaguardia del mare e dell’ambiente».
Il ministro Galletti ha definito «eccezionali» i risultati di questa campagna raggiunti in pochi mesi di attività. «Un dato che mi ha colpito – aggiunge – sono le 600mila tonnellate di petrolio che ogni anno vengono disperse nel nostro mare attraverso il lavaggio delle cisterne. Una situazione intollerabile, ecco perché voglio lanciare un messaggio chiaro: chi inquina il nostro mare da oggi non si senta più sicuro, perché lo perseguiremo con ogni mezzo. La priorità di questo ministero è la difesa del mare non abbiamo mai tollerato questi atteggiamenti dannosi, ma ancora di più da oggi perseguiremo chi inquina i nostri mari e deturpa le nostre coste».
Il comandante generale della Capitaneria di Porto - Guardia costiera, Felicio Angrisano, ha quindi parlato anche del sequestro di 2 milioni di metri di reti spadare e di '' tolleranza zero'' verso l'inquinamento marino, ricordando che «una nave non in regola e' una nave che produce disastri ambientali. Obiettivi principali della campagna – sottolinea l’ammiraglio Angrisano – sono anche il contrasto all' inquinamento proveniente da insediamenti produttivi, da aziende agro-zootecniche, il controllo dei depuratori, la lotta alle discariche abusive, la vigilanza sulle aree a particolare tutela ambientale, prevenzione dell' inquinamento prodotto dalle navi».