Proprio quando il Pd nazionale raggiungeva l’insperato traguardo di più del 40%, proprio nel momento del suo maggiore successo, dovuto naturalmente anche a tutto un complesso di circostanze elettorali, il Pd di Rio Elba è affondato nel vortice delle sue contraddizioni e delle sue ormai storiche manchevolezze.
Dopo 40 anni di governo comunale, nella convinzione da lungo tempo radicata che le cose non avrebbero dovuto cambiare “perché loro sono loro” e non si discute il loro diritto a governare, di fatto hanno dovuto battere in ritirata e lasciare il campo ad altri che si sono assunti il difficile compito di risollevare questo antico paese. Troppe sono le manchevolezze e gli errori, spesso voluti, che hanno contrassegnato 30 anni di amministrazione di sinistra, o meglio di una amministrazione che a sinistra avrebbe dovuto guardare, e non lo ha fatto che raramente, perché alla fine non venisse loro presentato il conto.
A riceverlo è stato Coluccia, ma altri, soprattutto, avrebbero dovuto riceverlo, altri molto prima di lui che si sono distinti con iniziative assai discutibili.
L’inurbamento caotico del Padreterno, la Ginestra, Nisporto, Bagnaia, l’inerzia per l’abbandono a Nisportino, la carenza di determinazione nella tutela della viabilità circostante, le Murelline…. sono esempi questi, quelli più evidenti, ma ci sarebbe molto altro da aggiungere.
E’ sperabile che qualcuno a sinistra se ne renda conto e non attribuisca a Sel, per aver corso per conto suo, la colpa di un insuccesso, che si iscrive, tra l’altro nel quadro negativo dell’esperienza elettorale del Pd nell’isola, quasi completamente.
Tutta una classe politica sembra essere stata giudicata, e non a torto. Pertanto capire l’accaduto e affrontare con serietà un riesame critico, lungi da risentimenti malevoli, sarebbe atto non solo responsabile ma funzionale all’impostazione di un nuovo percorso di progettualità politica e amministrativa, per una dinamica di alternanza, che è sempre produttiva di effetti positivi e desiderabili.
Un tentativo di alternanza fu tentato da Rinascita Riese che nel 2004 sfiorò il successo per un pugno di voti.
Rio perse allora un’occasione, e gli effetti, purtroppo, sono oggi sotto gli occhi di tutti.