Se alla Pellegrini e a chi per lei piace consolarsi nell’attribuire a me la causa principale della sconfitta della sua coalizione, faccia pure, non posso certo continuare ad alimentare una polemica che assume sempre più aspetti paradossali e grotteschi. Altri, magari, se vorranno, potranno farlo, contestando una versione in larga parte falsa e deformante. Sull’analisi del voto, invece, ci saranno certamente altre occasioni di verifiche e approfondimenti che consentiranno di valutare con più attenzione e serietà cosa sia successo a Portoferraio e all’Elba il 25 maggio.
Ciò che invece non posso consentire, né a lei né ad altri, è il meschino tentativo di farmi passare per uno che antepone ambizioni e interessi personali a quelli più generali della collettività e delle istituzioni. Chi conosce la mia storia personale sa bene che dalla mia lunga militanza e dal mio impegno politico non ho mai tratto alcun vantaggio se non la gratificazione per aver dedicato tempo e energie a favore degli altri e per gli ideali che con coerenza ho sempre cercato di perseguire. E per quanto mi riguarda il discorso si chiude qui.
Danilo Alessi