Il direttore generale dell’azienda deve applicare l’accordo di programma sottoscritto il 23 novembre 2012 dalla Regione Toscana e la Conferenza zonale dei sindaci dell’Isola d’Elba, in caso contrario si dimetta! Per noi cittadini è insopportabile leggere (sempre!) degli stessi ritardi a cui seguono (sempre!) le stesse scusanti. Insomma, sono state dette (come sempre!) le stesse cose: dai rinvii per la realizzazione della camera calda, all’ascensore esterno rotto da due anni, alla carenza di personale del pronto soccorso, fino all’ipotesi di una nuova classificazione della nostra struttura sanitaria, da ospedale di prossimità a ospedale di base. Intanto il personale sanitario lavora al limite delle possibilità umane, e anche questo non più tollerabile. L’azienda sanitaria è tenuta a garantire livelli di qualità alla pari di altre realtà della costa, e bisogna che siano attivati gli incentivi per fare in modo che i medici siano attratti dal lavoro sull’isola. È sbagliato accendere (come sempre!) nuove guerre di campanile, ma è bene che la dirigenza dell’Asl6 abbia (sempre!) presente sia la questione dell’insularità, sia il numero dei turisti presenti nei mesi estivi. L’azienda perciò deve allineare i servizi ospedalieri tenendo presente che l’inverno il mare mosso e il forte vento non consentono di raggiungere la terraferma né con il traghetto né con l’elicottero, mentre l’estate le presenze sull’Elba toccano punte di 250mila persone.
Lorenzo Marchetti